Il Questore di Lodi ha emesso un ammonimento per violenza domestica nei confronti di un cittadino lodigiano.
L’uomo, un pluripregiudicato trentaquattrenne, con condotte plurime che si protraggono a tutt’oggi, si è reso responsabile di percosse e ingiurie nei confronti della moglie.
In particolare, dall’attento esame dei referti medici del locale ospedale, si è accertato che la vittima, nel novembre scorso, ha fatto ricorso a cure mediche per le violenze subite dall’uomo, a seguito di un violento litigio tra i due, l’uomo l’aveva percossa e solo l’intervento dei vicini, richiamati dalle urla della donna, aveva scongiurato ulteriori azioni pregiudizievoli.
L’istruttoria condotta del personale della Divisione Anticrimine ha consentito di appurare che l’uomo si era già reso responsabile di ulteriori ed analoghe condotte sia nella scorsa estate (sebbene la vittima non era ricorsa a cure mediche) che in un più recente episodio (quando era stato richiesto l’intervento delle forze dell’ordine).
Il provvedimento adottato si incardina nelle misure di prevenzione che il Questore può adottare nell’ambito dell’attività di contrasto al fenomeno della violenza di genere.
Emesso, altresì, un Foglio di Via Obbligatorio e divieto di ritorno nel comune di Graffignana per anni tre nei confronti di un cittadino cinquantenne della provincia lodigiana, su proposta avanzata dal Comando Stazione Carabinieri di Borghetto Lodigiano.
Il soggetto è stato fermato dai militari in località Graffignana mentre si trovava alla guida dell’autovettura sebbene avesse assunto sostanze stupefacenti (nello specifico “cocaina”), così come è risultato dagli esami tossicologici cui è stato sottoposto.
Lo stesso, in tale stato di alterazione fisica, avrebbe infatti potuto mettere in pericolo la sicurezza pubblica.
A seguito di accertamenti amministrativi condotti da personale della Polizia Amministrativa e Sociale della Questura di Lodi, è stato adottato il provvedimento amministrativo della sospensione per 10 giorni della licenza di un esercizio pubblico (ex art.100 TULPS) sito nel capoluogo, poiché il proprietario si è reso responsabile di aver venduto, nel mese di ottobre scorso, alcoolici a minori di anni 16.
In quella circostanza, i minorenni erano stati sottoposti a cure ospedaliere a causa dell’intossicazione etilica con perdita di coscienza.