Gli operatori dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Lodi, nel corso delle proprie attività, accertavano che la documentazione presentata da un cittadino extracomunitario (fatture false per lavori mai eseguiti), edile di professione, fosse artefatta e prodotta ad hoc dalla commercialista di riferimento, al fine di eludere la normativa sul rilascio del permesso di soggiorno.
Deferita all’Autorità Giudiziaria, con studio in una regione limitrofa, la commercialista ha scelto di patteggiare producendo istanza di messa alla prova ai servizi sociali, che veniva accolta dal GUP del Tribunale di Lodi.
Lo straniero che si era avvalso di tale documentazione, invece, è stato rinviato a giudizio.