…se danneggia le tue cose, se pretende amore o sesso quando tu non vuoi, se ti intimidisce, se ti fa del male fisico, se ti spinge e ti schiaffeggia, se ti chiude in una stanza, se ti offende, se ti umilia, se minaccia i tuoi figli, se ti chiede l’ultimo appuntamento, se ti prende a calci, ti tira pugni e ti strappa i capelli, se ti telefona di continuo per insultarti, se minaccia la tua libertà anche economica …. Questo non è amore…
Continua la campagna promossa dal Ministero dell’Interno - Direzione Centrale Anticrimine del Dipartimento della Pubblica Sicurezza - di sensibilizzazione al contrasto del fenomeno della violenza di genere, in occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne – 25 novembre 2020.
In questo anno particolare, gravato dall’emergenza della pandemia dovuta all’infezione da covid-19, appare opportuno concentrare l’attenzione verso il fenomeno della violenza di genere: la convivenza forzata dovuta alle restrizioni in atto ha inasprito i conflitti già in essere e ne ha fatti sorgere di nuovi, con l’aggravante che risulta sempre più difficile chiedere aiuto, anche in virtù delle difficoltà economiche sorte tra i conviventi.
La Polizia di Stato e in particolare la Divisione Anticrimine della Questura di Lodi volge l’attenzione a carpire ogni minimo segnale di disagio ed intervenire per cercare di soccorrere le vittime di violenza.
Si sta registrando un aumento delle richieste d’aiuto che comporta una collaborazione celere e sinergica con gli altri enti che si occupano della violenza di genere. Alcuni interventi hanno anche comportato la messa in sicurezza con collocamento nelle varie case rifugio di mamme e dei loro figli minori, vittime di gravi violenze sia fisiche che psicologiche.
La Questura di Lodi invita a non nutrire alcuna remora a chiamare il 112 in caso di pericolo, i cittadini troveranno sempre una sponda disponibile al colloquio e all’aiuto necessario, in ossequio all’hashtag “#esserci sempre” coniato in occasione dei festeggiamenti dell’ultimo anniversario della Polizia di Stato.
Quest’anno, le restrizioni imposte dalla pandemia non rendono possibile essere presenti in piazza per informare la cittadinanza e raccogliere eventuali istanze di aiuto, in continuità con gli anni scorsi. Tuttavia la Polizia si recherà presso i vari presidi presenti sul territorio, quali il pronto soccorso dell’ospedale di Lodi e Codogno, il Centro Antiviolenza, il Consultorio Famigliare e Istituti Scolastici per fornire una serie di opuscoli informativi, con lo scopo di far prendere coscienza del fenomeno e porre le vittime a conoscenza delle varie opportunità e dei vari servizi disponibili per la loro tutela.