La Squadra Mobile della Questura Lodi ha denunciato in stato di libertà due cittadini extracomunitari, una 52enne cittadina bielorussa un 26enne cittadino ucraino, responsabili di un tentativo di truffa in danno di una donna anziana 92enne residente in questo capoluogo.
Il tentativo veniva posto in essere il 6 novembre u.s. tra le 15.00 e le 15.30, quando la vittima riceveva sull’utenza fissa di casa una telefonata da un soggetto che, spacciandosi per il figlio, le riferiva di trovarsi in grave difficoltà per aver contratto il coronavirus e che, per tale ragione, aveva necessità di denaro per 10.000,00 euro o dell’oro che custodiva in casa per potersi curare.
La donna cadeva nel raggiro, raccogliendo la somma di 2.700,00 euro e preziosi per un peso complessivo di 80 gr, scendendo in strada per aspettare la persona incaricata allo scopo dal falso congiunto.
Il contestuale intervento dei figli dell’anziana permetteva di impedire la consumazione della truffa e di far intervenire gli agenti.
Nell’immediatezza veniva predisposto un idoneo servizio di osservazione controllo e pedinamento, individuando nei pressi dell’abitazione della donna, prima un uomo e poi la complice, a bordo dei rispettivi mezzi.
Le prime indagini hanno consentito di accertare che il tentativo di truffa in questione era il terzo posto in essere dai soggetti nello stesso pomeriggio in Lodi, e che i due fermati facevano parte di un sodalizio criminale dedito alle truffe in danno di anziani, in concorso con un complice che, con il ruolo di “telefonista” individuava le vittime, simulava di essere un loro congiunto e fingendo un incidente stradale o di avere bisogno di cure mediche per gravi patologie come il Covid-19 riusciva a convincerli a consegnare ad una persona di fiducia i propri averi.
Le perquisizioni personali degli indagati, estese ai veicoli utilizzati dagli stessi, hanno fatto emergere incontrovertibili elementi di reità riguardo ad un episodio analogo commesso in provincia di Varese due giorni prima, poiché gli stessi sono stati trovati in possesso di preziosi asportati ad una donna di 80 anni residente in quella località e di altri gioielli per i quali sono in corso accertamenti al fine di risalire ai proprietari.