Questura di Livorno

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DUE RAPINE NEL GIRO DI POCHI GIORNI… ARRESTATI DUE MACEDONI

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Sono finiti in manette, uno con l’accusa di rapina aggravata, ed entrambi anche per ricettazione in concorso.

Nel pomeriggio del 13 aprile 2016,personale della Squadra Mobile di questa Questura procedeva all'arresto di due uomini identificati per:
E.P. nato in provincia di Perugia nel 1995, domiciliato a Livorno, sedicente, pregiudicato, disoccupato.
D.I., nato in Macedonia classe 1996, domiciliato a Livorno, sedicente, pregiudicato, disoccupato
Entrambi gravemente indiziate del delitto di RICETTAZIONE IN CONCORSO e il solo E.P. gravemente indiziato del delitto di RAPINA AGGRAVATA IN CONCORSO .

I Fatti: In data 7 aprile 2016 verso le ore 17.15 circa una donna mentre percorreva via Vinzio per andare in via Ricci sentiva dei passi veloci provenire alle sue spalle e subito dopo veniva aggredita da dietro e strattonata. Caduta a terra, aveva modo di girarsi e vedere scappare una persona che le sembrava essere un uomo che, dopo averla gettata sull'asfalto, l'aveva colpita selvaggiamente con calci in varie parti del corpo.
Dapprima la donna non si era accorta di essere stata rapinata della collana e solo successivamente un signore intervenuto in suo soccorso le faceva notare che perdeva sangue dal collo.
In sede di denuncia la vittima affermava che le era stata rubato un girocollo piatto di oro giallo, aveva delle maglie intrecciate, non aveva ciondoli, poteva valere qualche migliaio di euro.
Appresa la notizia del fatto reato consumato in danno della signora, venivano acquisiti i filmati delle telecamere di videosorveglianza di un'abitazione privata sita in via Sgarallino che riprendevano non solo la scena del commesso delitto e ma anche chiaramente l'auto utilizzata dai rapinatori, la targa, nonchè il volto, con i tratti del viso ben delineati, del guidatore.
L'auto risultava essere una FORD FUSION.
Pertanto, acquisiti i primi elementi di indagine, venivano diramate le ricerche dell'auto; tuttavia, dai primi accertamenti il mezzo non risultava provento di furto; le investigazioni pertanto, si orientavano verso la proprietaria dell'auto e i suoi più stretti parenti, atteso che il guidatore ripreso dalle telecamere appariva chiaramente essere un uomo.
Le prime verifiche consentivano di accertare che, in realtà, l'auto era stata lasciata regolarmente parcheggiata, mesi or sono, dalla proprietaria presso la sua abitazione in Capannori (LU) ; la donna, infatti, si è temporaneamente trasferita in provincia di Bari per ragioni di lavoro e aveva lasciato l'auto, gravata da un fermo amministrativo di "Equitalia", nel parcheggio della sua abitazione.
Contattata telefonicamente e informata dei fatti la donna si recava presso la Stazione dei Carabinieri a sporgere denuncia di furto dell'auto.

Venivano predisposti servizi specifici di p.g per rintracciare l'autovettura e identificare gli illegittimi possessori della stessa.
Nel pomeriggio del 12 aprile 2016, l'auto veniva notata transitare sul V.le Italia da personale della squadra mobile che, libero dal servizio, notava l'autovettura procedere dapprima, lentamente come a voler individuare una potenziale vittima, poi più velocemente per spostarsi da un luogo ad un altro del lungomare di Livorno.
Il conducente procedeva con manovre azzardate e prima che questa potesse chiamare rinforzi si allontanava facendo perdere le proprie tracce.
Nel tardo pomeriggio del 12 aprile 2016, peraltro, veniva consumata un'altra rapina in danno di una donna che in sede di denuncia dichiarava di non essere in grado di riconoscere l'autore del misfatto.
Nella mattinata del 13 aprile 2016, presupponendo che l'auto e il suo equipaggio potesse compiere altri fatti reato della stessa specie veniva predisposto dalla Questura di Livorno uno specifico servizio di p.g.
Alle ore 14.30 circa personale della Squadra Mobile di Livorno rintracciava l'auto in V.le di Antignano all'intersezione con via delle Fornaci e, immediatamente, chiedeva ausilio di altro personale impegnato nei servizi antirapina.
Il conducente dell'auto manteneva un'andatura irregolare ora rallentando, come per cercare una vittima da colpire, ora accelerando per spostarsi da una zona all'altra della città.
A questo punto, il personale decideva di intervenire atteso che il quartiere nel pomeriggio si popola di donne, giovani e meno giovani, potenziali vittime di rapina.
Sull'auto venivano trovati due giovani che venivano accompagnati in Ufficio dove venivano sottoposti a fermo di p.g., poiché ritenuti responsabili del reato di ricettazione in concorso dell'autovettura FORD FUSION denunciata rubata.
Peraltro, che l'auto fosse in possesso di E.P appare dimostrato anche dal fotogramma che si allega tratto dall'impianto di videosorveglianza del fastfood BURGER KING che riprende l'auto con a bordo i due indagati nella serata di eri all'atto di acquistare dei viveri.
I filmati del fastfood venivano acquisiti poiché all'atto della perquisizione della vettura, personale di polizia rinveniva uno scontrino di acquisto con la data del 12 aprile che riporta l'ora 20.45 (lo scontrino è oggetto di sequestro) .
Pertanto, ai due veniva applicata la misura pre-cautelare del fermo di indiziato di delitto per la ricettazione dell'auto.



15/04/2016

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