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Garage adibito a laboratorio per la lavorazione della droga:un arresto

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rinvenuti e sequestrati 7 “panetti” avvolti in cellophane e nastro da pacchi di colore marrone e numerosi involucri per un totale di 6 kg di eroina

Personale della Polizia di Stato a seguito di numerose segnalazioni, da parte di diversi condomini, di un continuo via-vai di persone all'interno di un piazzale ove sono collocati alcuni garage ubicati in via delle sorgenti a Livorno interveniva, su ulteriore richiesta di alcuni cittadini, all'interno del predetto piazzale, dove era stata segnalata la presenza di una persona che stava "armeggiando" all'interno di uno dei garages, la cui porta basculante era stata lasciata aperta. Sul posto personale della squadra mobile sorprendeva un cittadino straniero di origine albanesi intento a "lavorare" ad una pressa idraulica. L'uomo, accortosi della polizia cercava di uscire dal garage ma veniva subito bloccato e sottoposto a controllo. Il soggetto veniva quindi identificato per: S.E., nato in Albania in data 29.05.1996, in Italia senza fissa dimora. In considerazione del suo comportamento gli operatori della squadra mobile, immediatamente controllavano cosa vi fosse all'interno del garage, constatando, oltre ad un intenso odore acre riconducibile al tipico odore dell'eroina, che il garage era stato adibito ad un vero e proprio laboratorio per la lavorazione di sostanze stupefacenti. Infatti venivano rinvenuti e sequestrati 7 "panetti" avvolti in cellophane e nastro da pacchi di colore marrone e numerosi involucri in cellophane di diverse dimensioni tutti risultati contenere, dalle successive analisi eseguite da personale della locale polizia scientifica, sostanza in polvere e sassi di colore beige di natura stupefacente del tipo eroina per un peso complessivo di circa 6 kg.; sulla pressa idraulica dove era stato sorpreso a lavorare l'albanese veniva rinvenuto un ulteriore panetto della medesima sostanza stupefacente ancora in fase di confezionamento e pressatura per un peso di 500 gr.; sopra un tavolo da lavoro e su alcuni scafali presenti all'interno del garage venivano rinvenuti numerosi oggetti utilizzati per il taglio, il setaccio, la pesatura (4 bilance di precisione sia per pesare grammi che chilogrammi), il confezionamento (robot tritatutto e macchina per sottovuoto), numerosissimi ritagli e grosse buste di cellophane e nastro da pacchi utilizzate per il contenimento di stupefacenti con tracce di polvere di eroina, non che ulteriori sacchetti in cellophane per alimenti contenenti sostanza liquida e gelatinosa di colore ambrato e dall'odore acre, la cui natura non e' stata ancora accertata, utilizzata verosimilmente per la compattazione dello stupefacente in panetti. Veniva altresi' rinvenuto e sequestrato, poiché trovato nella tasca dell'albanese, un ulteriore involucro in cellophane trasparente, risultato contenere sostanza in polvere e a sassi di colore bianco che dai successivi accertamenti e' risultata cocaina per un peso di 13 grammi circa. Alla luce di quanto accertato, rinvenuto e sequestrato l'albanese venivano tratto in arresto perché ritenuto responsabile di detenzione ai fini di spaccio di 6,5 kg. Di eroina e 13 gr. Di cocaina. Dell'avvenuto arresto e dell'ingente sequestro veniva data immediatamente notizia al sost. Proc. Di turno. L'arrestato veniva associato presso la locale casa circondariale "le sughere" a disposizione dell'A.G.
18/03/2016

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