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Fermata la banda dei tablets

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Nella tarda serata del 21 gennaio 2016, sono stati individuati gli autori di diversi furti perpetrati nei giorni scorsi in Piombino.

Nell'ambito dei rafforzati servizi di controllo del territorio della Val di Cornia, posti in essere dagli uomini della Polizia di Stato del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Piombino, nell'ottica di una strategia concertata e condivisa con le altre FF.PP. presenti nel territorio, attuata costantemente attraverso l'analisi dei fenomeni criminosi e la conseguente concertazione e condivisione delle scelte operative ed investigative,, nella tarda serata del 21 gennaio 2016, sono stati individuati gli autori di diversi furti perpetrati nei giorni scorsi in Piombino. A seguito di quanto emerso, i Responsabili dell' Ufficio Controllo del Territorio e della Squadra Anticrimine rispettivamente diretti e coordinati dall'Isp. Capo Maurizio Signori e dal Sost. Commissario Antonio Solito, hanno dato precise indicazione in ordine ai soggetti da ricercare ed alla refurtiva da rinvenire e, possibilmente, da recuperare. Gli uomini delle Volanti unitamente a quelli della Squadra Anticrimine hanno attivato una serie di servizi mirati, sia di controllo del territorio, sia di intelligence, per addivenire alla scoperta degli autori di tali fatti. I primi hanno fatto ricorso a tutta la professionalità e a quella che definiamo, ormai da tempo, come "Sicurezza Partecipata", ovvero il costante ascolto delle segnalazioni dei cittadini onesti. Questi ultimi attraverso le loro segnalazioni consentono di migliorare ed accrescere la sicurezza di tutti. Gli strumenti e le risorse umane ed economiche a disposizione della Polizia di Stato ed al servizio dei cittadini, vengono così ampliati dalla concreta applicazione di tale concetto, pure in questo momento storico particolarmente difficile. In tutta l'area urbana, dunque, è stato cercato e trovato il contatto diretto con i cittadini, ivi residenti ovvero estemporaneamente presenti per i motivi più vari. Il contatto con i cittadini, infatti, ha consentito di raccogliere preziose informazioni e notizie veritiere in ordine a circostanze e fatti che hanno portato al risultato odierno. I servizi investigativi, invece, nei giorni scorsi, dopo un'attenta analisi di quanto accaduto si sono concentrati su alcuni particolari che li hanno poi portati ad avere sentore che alcuni giovani avrebbero potuto essersi dedicarsi ad attività illecite. Nella fattispecie gli stessi si sarebbero dedicati a perpetrare furti per ricavare poi denari da "investire" in stupefacente. Le informazioni d'intelligence unite a quelle recepite dai componenti l'UCT hanno consentito di focalizzare il lavoro su alcuni soggetti. Uno di essi, rintracciato nel tardo pomeriggio di ieri mentre passeggiava nel centro cittadino, fermato per un normale controllo, si mostrava da subito stranamente e altamente nervoso. Sottoposto a perquisizione personale, risultava avere con se parte della merce provento di furto. Veniva portato presso gli uffici del Commissariato e successivamente presso i luoghi nella sua disponibilità per estendervi la perquisizione. Contemporaneamente continuava la ricerca senza soluzione di continuità degli altri componenti il sodalizio. Veniva, dunque, fermato in via Petrarca altro soggetto. A seguito di perquisizioni, sulla persona dello stesso e nei luoghi nella sua disponibilità, veniva rinvenuta altra merce provento di furto. Ciò si ripeteva per gli altri appartenenti alla banda, via via che questi veniva rintracciati e fermati. L'organizzazione era strutturata in modo che quattro dei partecipanti si dedicassero alla progettazione ed esecuzione materiale dei furti, mentre altri due si incaricavano di "piazzare" la refurtiva. In relazione alle risultanze delle indagini e della attività operativa, sfociata nelle perquisizioni e conseguentemente nei sequestri della refurtiva, sono stati denunciati all'A. G. i soggetti di seguito indicati. Tutti in concorso continuata per ricettazione e furto aggravato. 1) H. R. (minorenne) nato il 30.9.2000 a Fnideq (MAROCCO). 2) H. Y. nato l'1.3.1996 a Fnideq (MAROCCO), residente a Piombino (LI) 3) D. H. a Layoune (MAROCCO) il 1.1.1996, residente a Campiglia Marittima frazione Cafaggio 4) M. Z. nato a Krakra (MAROCCO) il 6.5.1993, domiciliato a Piombino (LI) in via Della Ferriera 5) A. Z. nato il 15.2.1990 a Lgharbia (MAROCCO), residente a Piombino (LI) in via Guido Rossa 6) S. Z. nato il 9.1.1997 in (MAROCCO), residente a Castiglione della Pescaia (GR) in località Bozzone Sono stati sequestrati i beni proventi di furto e trovati in possesso rispettivamente di ciascuna delle persone di seguito indicate. H. R. 1 (uno) Tablet Samsung Tab4 colore bianco con display 8" avente Imei 351666060969733, 1 (uno) PC portatile marca Acer modello TM P453 con sistema operativo Windows 8 (corredato da alimentatore), 1 (uno) notebook Fujitsu Siemens con Windows xp, accertato rubato ai danni della società sportiva Basket Golfo di Piombino; Nr 2 alimentatori marca Samsung; 1 (uno) Tablet Tab 4 colore bianco con display 10,1" H.Y: 2 (due) Tablet TAB4 10.1" 16 GB 120x800 di colore bianco D. H.: 1 (uno) computer Notebook portatile marca Sony modello Vaio di colore rosso ; 1 (uno) Smart Tab S2 3G marca Mediacom con vetro infranto predisposto per due sim-card, 1 (uno) paio di scarpe marca Adidas modello Crazy Light di colore rosso taglia 41 e 1/3. M. Z.: telefono cellulare marca Samsung Galaxi Core2 , 1 (uno) Computer Notebook 10" marca Acer Aspire modello One-D 260 di colore grigio/nero comprensivo di alimentatore, risultato sottratto alla società Basket Golfo di Piombino, 1 (uno) PC portatile Toshiba Satellite pro C660-19M, 2 (due) Tablet Tab 4 display 10.1" marca Samsung colore bianco , 1 (uno) alimentatore marca Samsung, 4 (quattro) merendine m&m e Twix. A. Z.: 2 (due) Tablet Tab 4 display 10.1" marca Samsung colore bianco muniti di alimentatori. 1 (uno) Tablet display 8" marca Samsung di colore bianco; 2 paia di scarpe marca Adidas modello Crazy Light una di colore rosso taglia 43 e mezzo e una colore azzurro taglia 42 e 2/3. I beni in sequestro verranno, successivamente, restituiti ai legittimi proprietari. Proseguono le indagini per assicurare alla giustizia tutti i componenti del sodalizio criminale, nonché per il recupero di tutta la refurtiva.
23/01/2016

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