Fornitore di sostanze stupefacenti arrestato all’Isola d’Elba.
Al termine di una meticolosa attività investigativa, gli uomini del Commissariato di Polizia di Portoferraio, la mattina di domenica 15 ottobre u.s., hanno tratto in arresto S.P., di anni 40 di Portoferraio, pluripregiudicato, e la propria compagna, di nazionalità rumena, N.G. di anni 28.
L'uomo era attenzionato da diverse settimane e sospettato di essere uno dei principali fornitori di sostanze stupefacenti di Portoferraio e dell'Elba.
Lo stesso, disoccupato, effettuava numerosi viaggi all'estero e, sull'Isola, manteneva un tenore di vita estremamente riservato, al fine di eludere controlli e conoscenza dei suoi spostamenti.
Quindi, l'attenzione degli uomini dell'Anticrimine della Polizia si concentrava sui movimenti dello stesso, monitorandoli in particolar modo allorchè lo stesso usciva dall'Isola per recarsi oltremare.
La mattina di domenica, lo stesso partiva alle prime ore da Portoferraio per farvi rientro a metà mattina, a bordo di una piccola utilitaria in compagnia della propria convivente.
La brevità del viaggio lasciava intuire che lo stesso fosse mirato all'acquisto di sostanze stupefacenti da "piazzare" all'Elba.
L'uomo, non appena sceso dal traghetto, con atteggiamento guardingo ed una fretta non giustificata dalle circostanze, si recava velocemente presso la propria abitazione, sita in Portoferraio.
I poliziotti al seguito intervenivano controllando entrambi i soggetti, i quali ostentavano un atteggiamento nervoso, incerto e contraddittorio nelle risposte rispetto ai motivi di un così breve viaggio.
Pertanto veniva effettuata una prima perquisizione personale e nella borsa della donna venivano trovati alcuni grammi di hashish; ma la successiva perquisizione nell'autovettura consentiva di rinvenire, magistralmente occultati dietro un pannello del sedile posteriore dell'autovettura, ben 7 (sette) kg. di hashish suddivisi in 7 confezioni di un kg cadauna, del valore al dettaglio di diverse decine di migliaia di euro.
Entrambi venivano accompagnati in Commissariato, fotosegnalati e tratti in arresto , dopo le formalità di rito , per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
La donna veniva sottoposta agli arresti domiciliari, mentre l'uomo veniva associato alla Casa Circondariale "Le Sughere" di Livorno.
I successivi accertamenti consentivano di rinvenire ingenti somme di denaro, nell'ordine di decine di migliaia di euro, al vaglio dell'Autorità Giudiziaria per verificarne la provenienza.