Gli ignari clienti acquistavano , o meglio tentavano di farlo , telefoni cellulari, autovetture, casette in legno, e merce di vario genere, attraverso i più noti siti di compravendita esistenti in rete.
A seguito di numerose denunce di cittadini elbani per presunte truffe subite per acquisti effettuati in internet la Polizia di Stato del Commissariato di Portoferraio ha attivato una meticolosa indagine che ha consentito di denunciare circa 10 persone, alcune delle quali con precedenti penali specifici in materia di truffa informatica , per truffa ai danni di isolani.
Gli ignari clienti acquistavano , o meglio tentavano di farlo , telefoni cellulari, autovetture, casette in legno, e merce di vario genere, attraverso i più noti siti di compravendita esistenti in rete.
I prezzi apparentemente vantaggiosi inducevano all'immediato acquisto ed alla trattativa .
Il timore di perdere " l'affare " accelerava il rilascio delle coordinate delle carte di credito ed il pertinente pagamento , con la peculiarità che il prodotto non arrivava mai a destinazione, fino alla triste scoperta di essere stati vittime di una truffa.
Al termine degli accertamenti, i responsabili ,residenti in tutta la penisola, dalla Campania alla Sardegna, all'Umbria, alla Toscana venivano deferiti alla Procura della Repubblica di Livorno per il reato di truffa.
La fama e la notorietà di alcuni siti non deve indurre in errore , in quanto la serietà di siti famosi e di rilevanza internazionale non sempre risponde alla garanzia di chi offre oggetti da vendere.
I prezzi bassi per merce di valore deve costituire un campanello d'allarme, e la trattativa telefonica o di persona va sempre privilegiata.
Rilasciare estremi di carte di credito o effettuare bonifici al " buio " può significare , nell'epoca contemporanea , gettare soldi al vento.
L'invito e' quello di rivolgersi alle Forze dell'Ordine in caso di situazioni sospette può evitare di cadere in tranelli a volte di cifre anche consistenti.