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Contrasto all’abusivismo commerciale sulla costa Livornese

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Il fenomeno dell’abusivismo commerciale e della contraffazione sono parte integrante di un grave fenomeno che ha molteplici ripercussioni negative, dai danni economici per le imprese , alla evasione fiscale fino all’espansione del riciclaggio

Nella mattinata di ieri 22 luglio 2015 nel Comune di Castagneto Carducci, in località Marina, si è svolta altra maxi operazione per contrastare l'abusivismo commerciale sulla costa a seguito delle direttive espresse dal Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica. Il fenomeno dell'abusivismo commerciale e della contraffazione costituiscono parte integrante di un grave fenomeno che ha molteplici ripercussioni negative, dai danni economici per le imprese lecite dello stesso settore, alla evasione fiscale fino all'espansione del riciclaggio. Al servizio, predisposto dalla Questura di Livorno e coordinato dal Dirigente del Commissariato di P.S., hanno attivamente partecipato anche la Compagnia Carabinieri di Cecina-Comando Stazione CC di Donoratico, la Tenenza della Guardia di Finanza di Cecina, il Comando Corpo Forestale dello Stato di Cecina, la Polizia Provinciale di Cecina e il Comando Polizia Municipale di Castagneto C.cci/Bibbona e si è concentrato lungo gli arenili di località "Il Seggio" e in via della Marina nei pressi del Forte. Per le necessità di ordine e sicurezza pubblica hanno partecipato al servizio anche nr.3 equipaggi del reparto Prevenzione Crimine di Firenze che ha effettuato posti di controllo in Donoratico e Marina di Castagneto, procedendo alla identificazione di numerose persone elevando altresì contravvenzioni al codice della strada. Durante il servizio sono stati posti sotto sequestro circa 1000 articoli fra capi d'abbigliamento, oggettistica da mare e giocattoli che erano posti in vendita senza alcuna licenza. Sono stati sequestrate anche n.14 borse da donna con marchio contraffatto. In totale sono state elevate nr. 3 contravvenzioni alle norme sul commercio nelle aree demaniali per un totale di Euro 15.000 e contestate nr. 2 violazioni penali per vendita di oggetti con il marchio contraffatto e sostituzione di persona con uso di generalità false; in particolare, in quest'ultimo caso, si è accertato che un cittadino italiano di origine marocchina, non in possesso di documenti di identità, che stava vendendo oggettistica sull'arenile, aveva falsamente dichiarato di chiamarsi come un suo ex connazionale in possesso delle prescritte autorizzazioni.
23/07/2015

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