a suo carico pendeva un provvedimento di esecuzione di pene concorrenti nei confronti di condannato in stato di libertà a seguito di sentenza emessa in data 14.05.2015
La Squadra Mobile nella tarda serata di ieri 15 maggio 2015 ha in arrestato:
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S.P., nato a Livorno in data 23.11.1959, ivi residente pregiudicato, ritenuto persona di spicco nell'ambito criminale relativo
al traffico nazionale ed internazionale di sostanze stupefacenti.
Nei confronti del uomo pendeva un provvedimento di esecuzione di pene concorrenti nei confronti di condannato in stato di libertà a seguito
di sentenza emessa in data 14.05.2015 dalla Corte di Cassazione Prima Sezione di Roma che ha annullato, senza rinvio, l'Ordinanza del 6.10.2014 del
Tribunale di Livorno.
L'uomo nel
1992, venne arrestato dalla polizia brasiliana nell'ambito di un maxi
traffico di cocaina che vedeva coinvolti personaggi di spicco del ndrangheta avrebbe dovuto fare arrivare in Italia circa
880
chili di droga. Terminata l'espiazione della pena in Sud-America l'Italiano consapevole che sulla sua persona pendeva un'altra condanna a
9 anni e
2 mesi di carcere, emessa dal Tribunale di Milano sempre per traffico internazionale di sostanze
stupefacenti, si rese latitante usando anche un falso nome "
Ettore Dertori". Nel 2012 l'Interpol rintracciava, S.P., che
veniva rimesso in carcere e successivamente in data 13.08.2013, estradato in Italia per scontare la pena.
In data 6.10.2014, l'uomo veniva scarcerato a seguito di Ordinanza emessa dal
Tribunale di Livorno e immediatamente dichiarava alla stampa di essere estraneo alle accuse mossegli.
L'uomo è un trafficante internazionale di stupefacenti di grosso spessore come dimostra la vicenda arresto del
1992; con ogni probabilità, avendo degli agganci in brasile, avrebbe potuto lasciare il territorio nazionale una volta venuto a conoscenza
del provvedimento restrittivo a suo carico.
Per questo l'azione della Polizia è stata decisa e organizzata in modo fulmineo non appena l'A.G. ha comunicato
l'ordine di carcerazione al fine di evitare che l'uomo potesse sottrarsi alle maglie della giustizia italiana
Come disposto dalla Procura della Repubblica di Livorno l'uomo veniva tradotto presso la Casa Circondariale di Livorno.