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Individuato il rapinatore della tabaccheria di via Roma

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Un giovane è stato denunciato, ripreso durante la rapina con un giacchetto molto particolare, ritrovato poi nella sua casa.

Come si ricorderà, il 9 dicembre scorso, verso le ore 20, un uomo, con il volto celato da un casco ed occhiali da sole, entrava armato di una pistola, all'interno di una tabaccheria ubicata a Livorno in via Roma. Minacciando la giovane proprietaria, puntandole l'arma verso il volto, si faceva consegnare la somma di 800 euro circa, in contanti. Una volta uscito, saliva a bordo di un ciclomotore sul quale, ad attenderlo, vi era un complice. Le prime indagini condotte dalla Squadra Mobile, si orientavano sulla criminalità locale, poichè emergeva dalle dichiarazioni rese dalla vittima, visibilmente sconvolta e sotto shock, che l'autore della rapina, minacciandola con un accento spiccatamente labronico, proferiva la seguente frase: " Ora me li dai i soldi?......guarda che non ho nulla da perdere…….ti mando ai Lupi te, ed il tuo bambino rimane senza mamma….", facendo intuire, che conoscesse la titolare, la quale, seppur molto giovane, aveva in effetti da poco partorito un bambino. Dall'esame dei filmati delle telecamere di videosorveglianza della tabaccheria, ripresi in occasione della rapina, emergeva che l'autore del reato indossava un giacchetto di una nota marca statunitense, bicolore e molto particolare, venduto in pochi esemplari nell'anno 2010, in un solo negozio di Livorno. Sulla scorta dei primi riscontri, la Squadra Mobile individuava tra i possibili sospettati B.L. di anni 30, pregiudicato, s.f.d. La vittima riconosceva il rapinatore nell'uomo individuato dalla Polizia. La perquisizione delegata dalla Procura della Repubblica di Livorno,nella casa dove l'uomo era momentaneamente domiciliato, consentiva di ritrovare il giacchetto, identico a quello indossato dal rapinatore. Per tale motivo veniva indagato in stato di libertà per il reato di rapina a mano armata in concorso con persona ancora da identificare. Sono in corso ulteriori accertamenti, volti a valutare la genuinità delle testimonianze rese durante le indagini da alcuni amici dell'indagato, che hanno fornito dichiarazioni volte ad alleggerirne la posizione. Il giovane, attualmente è detenuto presso la locale Casa Circondariale, in quanto nel frattempo, veniva tratto in arresto da questa Squadra Mobile perché colpito da un "ordinanza di applicazione della custodia cautelare in carcere" emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Livorno, perché ritenuto responsabile dei reati di estorsione e maltrattamenti in danno della nonna, e tentata rapina presso un altro esercizio commerciale di Livorno.
15/05/2015

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