un cittadino insospettito dall'atteggiamento di un uomo fermo davanti al condomino,lo fotografa e chiama il 113
Intorno alle ore 18 di domenica 03 agosto 2014, un cittadino segnalava al 113 una persona sospetta che si era introdotta in un' abitazione al
piano terra entrando da una finestra in via Terracini
Immediatamente sul posto si portavano due pattuglie e mentre due operatori guadagnavamo l'entrata principale, gli altri due si portavano sul retro
della palazzina dove c'erano altre finestre che si affacciavano sui giardini adiacenti. Alla vista degli operatori il soggetto si dava a
precipitosa fuga a piedi verso viale Ippolito Nievo.
Durante la fuga il soggetto inseguito dagli agenti di polizia si disfaceva di un grosso cacciavite gettandolo a terra che veniva successivamente
recuperato.
L' uomo di circa 45 anni, corporatura esile, altezza media, vestito di nero, carnato chiaro, durante la fuga, per sfuggire all'arresto si toglieva
anche la camicia di colore nero e cercava in via delle sorgenti di nascondersi tra le auto in sosta, ma appena scorto si lanciava di nuovo verso il
Viale Ippolito Nievo di corsa, attraversando l'intero Viale verso la Piazza Barriera Garibaldi e creando anche pericolo per tutti gli utenti della
strada che percorrevano in auto le carreggiate costringendoli a brusche frenate. Cercando ancora una volta di fuggire agli operatori cercava un
nuovo rifugio nascondendosi in una siepe che costeggia il Viale Ippolito Nievo all'altezza del distributore ma veniva raggiunto e fermato non
prima di aver provato a colpire gli operatori con alcuni calci .
Il richiedente in merito all'accaduto ,riferiva che intorno alle ore 18,00 circa mentre era sul balcone di casa sua, notava un uomo tutto vestito
di nero con qualcosa in mano, forse un telefonino. Dopo alcuni minuti il richiedente notava due persone anziane uscire da un'abitazione adiacente
al civico 31, e l'uomo vestito di nero che si nascondeva dietro l'angolo della palazzina. Appena i due anziani si allontanavano l'uomo vestito di
nero si portava al civico 31 e 33 di Via Terracini ed iniziava a suonare i campanelli insistentemente. Insospettito, vedeva che lo stesso ad un
certo punto iniziava a forzare la persiana ad un'anta, di una delle finestre del piano terra del civico 31. Il richiedente dal proprio balcone
aveva anche fatto una foto con il suo telefonino al sospetto e veniva da lui riconosciuto come colui che si era introdotto nell'appartamento di Via
Terracini poco prima.
Mentre gli operatori di una volante si portavano con il soggetto sprovvisto di qualsiasi documento di identità, presso il locale Gabinetto
di polizia scientifica per il foto segnalamento ai fini dell'identificazione, l'altra volante rimaneva sul posto per effettuare il sopralluogo
dell'abitazione violata.
Gli operatori constatavano che il soggetto aveva iniziato a rovistare nei cassetti dei comò della camera da letto, estraendone il contenuto
e poggiandolo sul letto. Inoltre erano visibili i segni di effrazione sulla persiana dalla quale si era introdotto, e cioè la finestra del
bagno.
La tempestività della chiamata da parte del richiedente e il pronto intervento delle pattuglie non aveva permesso al malvivente di
rovistare in altre stanze.
L'uomo è stato identificato per F. N. nato in provincia di CampoBasso il 09.10.1971 cittadino Croato, domiciliato presso una "roulotte" in
un campo nomadi in provincia di Pisa con numerosi precedenti e relative condanne per reati contro il patrimonio
Il P.M., informato dell'arresto, disponeva l'immediata perquisizione della roulotte al campo nomadi, per cui le volanti della questura di Livorno
con l'ausilio di una pattuglia della squadra mobile e del personale della questura di Pisa, competente per zona, si portavano presso il campo
nomadi dove effettuavano la perquisizione domiciliare durante la quanle recuperavano e sequestravano numerosi strumenti idonei allo scasso quali:
numerosi Cacciaviti di precisione, 2 pinze a becco da elettricista ed anche un seghetto con lama di ferro.
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