personale docente della scuola, smaschera tre cittadini senegalesi che vengolno denunciati per tentata truffa aggravata ai danni dello Stato
La volante si portava presso l'istituto scolastico "BORSI" C.T.P. a Livorno in quanto una docente nutriva dei sospetti su alcuni documenti
italiani presentati da tre cittadini senegalesi che dovevano sostenere un esame della lingua italiana.
Alla pattuglia intervenuta sul posto, la richiedente riferiva di essere stata incari-cata dalla Prefettura di effettuare il "test di accertamento
della conoscenza della lingua italiana ai fini del rilascio del permesso di soggiorno CE (soggiornanti di lungo periodo)".
Infatti,intorno alle ore 10.40 di ieri, mentre la citata docente si trovava nella sala biblioteca della scuola, insieme ad un'altra collega, per
accogliere i candidati della sessione del 12 maggio si sono presentate in qualità di candidati 3 persone mostrando i documenti personali,
ovvero carte di identità italiane, i cui nomi e cognomi erano corrispondenti all'elenco in loro possesso.
Da un accurato controllo circa la corrispondenza fisionomica degli stessi, veniva riscontrata una notevole differenza, pertanto decidevano di
richiedere l'intervento la polizia.
In queste fasi, i tre stranieri, si allontanavano dalla stanza per telefonare senza però fare più ritorno. Dopo circa dieci minuti si
sono invece presentati i titolari dei predetti documenti, differenti dai primi oramai scomparsi, due dei quali mu-niti anche del permesso di
soggiorno mentre il terzo invece accedeva all'aula per sostenere l'esame che stava per iniziare senza produrre alcun altro documento.
Quest'ultimo alla richiesta di confermare la propria data anagrafica forniva per ben due volte una data diversa da quella presente sul documento
che egli stesso aveva presentato.
Gli operatori attendevano il termine dell'esame che intanto era in atto e poter poi eseguire ulteriori ed accurati accertamenti presso la polizia
scientifica.
Per quanto appreso e verbalizzato dalle due insegnanti ,ovvero che i primi tre stranieri che si erano presentati a scuola sapessero rispondere in
modo esaustivo all'esame scritto della lingua italiana, a differenza degli ultimi tre che invece ri-feriscono di non saper né leggere
né scrivere in modo sufficiente.
I tre stranieri venivano denunciati all'Autorità Giudiziaria per il reato di tentata truffa aggravata ai danni dello Stato in concorso con
persone da identificare