Trasportava in macchina oltre 140 kg di rame appena rubato, insieme ad un complice che è riuscito a scappare. L’arresto è avvenuto al termine di una violenta colluttazione nella quale veniva messa in pericolo l’incolumità del poliziotto.
Nell'ambito dei servizi di controllo del territorio finalizzati alla prevenzione e al contrasto dei reati contro il patrimonio, le volanti, una zona periferica della città, dove si trovano diverse ditte di disfattura/commercio metalli, riuscivano ad intercettare un'autovettura con a bordo un soggetto a lato guida ed un altro che invece a terra in prossimità dell'auto tentava di forzare il cancello di ingresso al cantiere di costruzione del nuovo canile comunale.
Alla vista della Polizia, l'auto con a bordo i due iniziava velocemente una fuga al fine di sottrarsi al controllo: ne nasceva un pericoloso inseguimento fino a quando l'auto non entrava all'interno del piazzale di una ditta e, sfrecciando pericolosamente tra alcuni dipendenti della stessa col rischio di travolgerli, raggiungeva un punto in fondo alla strada. Non essendovi altra via di uscita, i due improvvisamente si lanciavano fuori dall'auto ancora in corsa per darsi a precipitosa fuga a piedi verso le campagne circostanti.
A questo punto, in attesa dei rinforzi, il capopattuglia della volante iniziava l'inseguimento a piedi fino a raggiungere uno dei due: di qui ne nasceva una violenta colluttazione nella quale il reo non esitava a provare a colpire l'operatore di polizia, oltre che con calci e pugni, anche con una pietra raccolta per strada.
Proprio in tale frangente, in cui il poliziotto cercava di schivare la pietra indirizzata al volto, il malfattore riusciva a sfilare la pistola di ordinanza dalla fondina per poi tentare di puntarla al fianco dell'operatore ponendo il dito sul grilletto. Solo la prontezza di reazione del poliziotto ha permesso di evitare il peggio, in quanto lo stesso riusciva a riappropriarsi dell'arma, mettendola in sicurezza, dopodiché l'uomo veniva definitivamente bloccato e assicurato all'interno dell'auto di servizio.
A questo punto si procedeva alla perquisizione personale e veicolare che permetteva di rinvenire nell'auto di cui sopra diversi pezzi di grondaie in rame, per un peso complessivo di circa 140 chilogrammi, sulla cui provenienza sono ancora in corso accertamenti.
Al termine delle fasi di compiuta identificazione dello straniero, quest'ultimo veniva dichiarato in stato di arresto per tentato omicidio, resistenza a P.U., tentato furto aggravato e ricettazione commessi in concorso con un'altra persona rimasta ignota.
L'autovettura, intestata a un cittadino marocchino residente a Empoli, anch'esso pregiudicato, è stata sottoposta a sequestro unitamente all'intero materiale rinvenuto sulla stessa dagli operatori.