Erano in possesso di 34 gr. di cocaina
Nel quadro di un ampio servizio di controllo del territorio sull'intera città (quartieri: Corea, Shangaj, piazza Garibaldi, La Guglia, via dei Terrazzini, Stazione Ferroviaria, viale Italia e viale di Antignano ), predisposto dal Questore Marcello Cardona, ed attuato da pattuglie in borghese della Squadra Mobile di Livorno, finalizzato al contrasto del traffico e dello spaccio di stupefacenti, personale di quell'Ufficio ha tratto in arresto, in flagranza di reato di detenzione aggravata di stupefacenti, ai fini di spaccio due pregiudicati, magrebini, irregolari e senza fissa dimora.
In particolare, le pattuglie in controllo antidroga nella zona sud di Livorno - frazione Antignano, nei giardini pubblici con annessi giochi per bambini, vicini all'oratorio della Chiesa di Santa Lucia, notavano la presenza dei due cittadini extracomunitari, i quali, alla vista degli operatori di polizia, si davano ad immediata fuga. I due venivano prontamente bloccati all'interno di una tenda da campeggio posta all'interno della vicina e folta vegetazione, dove stavano cercando di nascondersi.
in considerazione del comportamento tenuto dai due stranieri, e dei loro precedenti penali specifici, gli operatori decidevano di sottoporre le due persone ed il loro giaciglio ad una accurata perquisizione, volta alla ricerca degli stupefacenti.
L'attività permetteva di rinvenire e sequestrare 35 involucri di cellophane ("palline" pronte per la vendita sul mercato) risultati contenere cocaina per un peso complessivo di grammi 34 circa; 2 involucri di cellophane contenenti stupefacente del tipo eroina per un peso complessivo di grammi 0,89, nonchè 3 pezzetti di sostanza solida, risultata essere hashish per un peso complessivo di grammi 3,65.
Venivano altresì rinvenuti e sequestrati strumenti per il confezionamento ed il taglio dello stupefacente, nonchè la somma di 968 euro (in spiccioli e banconote di piccolo taglio), monili in oro e orologi di marca, il tutto ritenuto provento dell'attività di spaccio di stupefacenti.
Alla luce di quanto rinvenuto, gli stranieri venivano condotti presso gli Uffici della Questura e dichiarati in stato di arresto per la flagrante detenzione, in concorso, ai fini di spaccio, degli stupefacenti sequestrati, con l'aggravante di aver commesso il fatto in prossimità di comunità giovanili.
Si sottolinea che dalla vendita dello stupefacente sequestrato, già suddiviso in dosi per lo smercio, sarebbe stato ricavato un guadagno di 4.000 euro circa.