Dopo aver rubato una tavola da kitesurf contattano il derubato per proporgli un accordo per la restituzione e successivamente la mettono in vendita su un noto sito online
A seguito di approfondite indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Livorno, la Squadra Mobile, ha deferito, a piede libero, alla citata Autorità Giudiziaria quattro persone ritenute responsabili, in concorso, del reato di ricettazione; due di loro anche per il reato di tentata estorsione.
La vicenda trae origine dalla denuncia, presentata nell'ottobre 2013, da un privato cittadino, che aveva subito il furto della propria tavola da kitesurf, con successiva tentata estorsione, in suo danno, avente ad oggetto la restituzione della medesima tavola.
In particolare la vittima narrava che, nei primi giorni del mese di settembre 2013, mentre si trovava nella zona di Calambrone (PI) presso il Circolo WindSurf Calambrone, dove stava praticando lo sport del kitesurf, era stato derubato della propria tavola.
La vittima aveva ricevuto, successivamente, sulla propria utenza cellulare, una prima telefonata, da parte di un utente anonimo, il quale gli aveva detto che per riavere la propria tavola doveva pagare 400 euro.
Non avuta, poi, ulteriore notizia dall'autore della telefonata estorsiva, la parte offesa si metteva alla ricerca dell'oggetto sulla rete internet, riuscendo ad individuarne uno uguale, su di un noto portale per la compravendita di oggetti usati, dove un annuncio proponeva la vendita di una tavola da kitesurf, identica a quella rubata, al prezzo di 450 euro.
Il kitesurfer si adoperava quindi per contattare prima via internet, poi telefonicamente il venditore.
Quindi si portava subito presso la Squadra Mobile dove esponeva il fatto e dove sporgeva denuncia-querela.
A questo punto, in un successivo contatto, la vittima chiedeva di poter vedere personalmente la tavola per poi acquistarla, trattando anche sul prezzo per ottenerne una riduzione (da 450 a 390 euro).
Contestualmente le indagini di questa Squadra Mobile si muovevano per identificare l'autore della tentata estorsione e della ricettazione della tavola, attivando indagini tecniche ed in ambiente.
Giungeva quindi al kitesurfer la telefonata di contatto per la visione ed (eventuale) consegna della tavola, e l'appuntamento veniva concordato presso il distributore Q8 di Livorno, ubicato sulla variante Aurelia lato monte.
Pertanto personale della Squadra Mobile provvedeva a presidiare la zona deputata allo scambio, con agenti che si fingevano clienti intenti a rifornire di carburante i propri mezzi, mentre altri, sempre per non destare sospetti, simulavano un guasto dell'autovettura nel piazzale del distributore,
Quando giungeva nel piazzale del distributore, l'auto del presunto venditore, che era in compagnia di una seconda persona, il kitesurfer si faceva riconoscere dai due uomini, i quali aprivano il bagagliaio dell'auto ed estraevano la tavola da kitesurf, che consegnavano alla vittima.
Il derubato la riconosceva immediatamente come propria, estraendo il denaro per simularne il pagamento.
A questo punto, il personale della Squadra Mobile, che si trovava a pochi metri dai soggetti, entrava in azione bloccando la coppia di uomini.
Sorpresi dalla rapidità dell'azione, i due uomini, entrambi con precedenti, abitanti nella provincia di Pisa, ammettevano da subito le loro responsabilità nella ricettazione della tavola; uno ammetteva anche di essere l'autore della tentata estorsione telefonica.
Le indagini proseguivano ulteriormente, permettendo in seguito di risalire a due ulteriori complici che venivano deferiti anche'essi all'AG in stato di libertà, per il reato di ricettazione in concorso.