Scoperti mentre si trovano ancora all’interno casa che stanno svaligiando
Nel corso delle festività natalizie sono stati intensificati i controlli del territorio della città e della provincia di Livorno, predisposti dal Questore di Livorno Dr. Marcello CARDONA ed attuati dal personale della Squadra Mobile, in collaborazione con il Commissariato di P.S. di Cecina.
In particolare nel pomeriggio del 20 dicembre 2013 sono stati tratti in arresto, nella flagranza di reato di furto in abitazione in concorso 4 persone due dei quali residenti a Catania giunti con volo Catania - Pisa il giorno precedente ai fatti, raggiungendo i due complici e basisti, con lo scopo di mettere a segno un furto in una villa sulle colline sopra Cecina, sita nel Comune di Montescudaio, di proprietà di noti ristoratori di Bolgheri (LI).
Durante un servizio di prevenzione e repressione dei reati contro il patrimonio in questa provincia, personale in borghese notava, all'uscita della SS1 Aurelia di Cecina-Centro un furgone, guidato dal personaggio noto alle FF.OO. in compagnia di altri tre soggetti, che si dirigevano verso una zona di campagna ove si trovano ville e rustici di pregio, isolati e più volte oggetto di furti ed effrazioni.
Le pattuglie della Squadra Mobile e della Sezione Investigativa del Commissariato di P.S. di Cecina iniziavano pertanto il pedinamento del mezzo, fino all'imbocco di una strada sterrata chiusa da una sbarra, che permetteva l'accesso a due ville. Qui il personale operante notava tre uomini scendere dal mezzo e correre all'interno della boscaglia, mentre l'autista del furgone proseguiva la marcia per qualche centinaia di metri, venendo poi bloccato dagli agenti in borghese.
I tre complici, nel contempo, scavalcavano la recinzione della villa oggetto del furto, accedendo al parco e quindi all'interno dei locali, dopo aver divelto un vetro posto sopra la tettoia del porticato, che dava accesso all'ingresso principale. Il personale in servizio circondava quindi la villa, intimando ai tre soggetti all'interno di uscire.
I tre tentavano la fuga dalle finestre del primo piano, ma venivano immediatamente bloccati e tratti in arresto, unitamente al "palo" alla guida del furgone.
Nei pochi istanti in cui i tre avevano avuto accesso alla villa, avevano cercato oggetti, soldi e monili di valore, che avevano introdotto all'interno di un sacco.
Uno dei quattro veniva inoltre indagato per porto abusivo di arma, poiché trovato in possesso di un coltello a serramanico; sul posto venivano rinvenuti e sequestrati vari arnesi atti allo scasso, mentre la refurtiva già in loro possesso veniva poi restituita ai legittimi proprietari.
Le indagini immediatamente eseguite permettevano di appurare che uno degli arrestati, due settimane prima, era giunto con altro volo Catania - Pisa, probabilmente con lo scopo di eseguire, con i complici sedenti nel territorio livornese, il sopralluogo alla villa oggetto di furto.