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Arrestato finto idraulico.

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Derubava le anziane con la scusa dei lavori.

In data 08.11.2013 personale della Squadra Mobile di Livorno, ha dato esecuzione all'ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa in data 7.11.2013 dal GIP del Tribunaledi Livorno, su richiesta della locale Procura della Repubblica. In particolare, in esecuzione del citato provvedimento restrittivo, è stato tratto in arresto cittadino siciliano, residente a Livorno per Furto in abitazione aggravato e continuato, con l'aggravante di aver commesso tali delitti dopo essersi introdotto abusivamente e fraudolentemente nelle abitazioni delle vittime, tutte donne anziane. La vicenda ha avuto inizio nel mese di giugno 2013, allorquando un'anziana livornese, classe 1933, residente nel quartiere Garibaldi, rimasta vittima di furto nella propria abitazione, sporgeva denuncia per il patito furto di denaro (cinquanta euro). Autore del furto risultava essere stato un uomo che, spacciandosi per un idraulico dipendente della ditta che, poco tempo prima, aveva ripulito i tubi delle fognature del condominio, era entrato nell'abitazione della vittima, con la scusa di verificare se gli scarichi fognari, dopo il predetto lavoro, fossero funzionanti. L'uomo, approfittando di una distrazione della vittima, riusciva ad impossessarsi del denaro che l'anziana donna custodiva nel proprio portafoglio, all'interno della borsa lasciata in cucina. Analoga vicenda veniva denunciata a luglio 2013, da un'altra anziana donna, classe 1928, residente sempre nel quartiere Garibaldi, alla quale, con analoghe modalità, venivano sottratti gioielli (un orologio d'oro ed un anello d'oro), sempre mediate la simulazione di un controllo preliminare a lavori edili di ristrutturazione contro l'umidità dell'immobile. Nel mese di settembre 2013 un'ulteriore denuncia veniva presentata da una livornese, classe 1959, residente nel quartiere Coteto, la quale riferiva che sempre un uomo, spacciatosi per operaio della ditta che stava eseguendo i lavori di ristrutturazione del tetto del condominio, si era introdotto nella sua abitazione, per verificare infiltrazioni di umidità dal soffitto. Questi, approfittando di un momento di distrazione della vittima, le aveva rubato una cospicua somma di denaro (euro mille in contanti). Le indagini ed attività di Polizia Giudiziaria condotte dal personale della Squadra Mobile, permettevano di giungere all'identificazione del responsabile dei fatti, cittadino italiano con precedenti per reati contro il patrimonio. Si accertava che lo stesso, approfittando della normativa che obbliga le ditte edili ad apporre, su qualsiasi condominio in ristrutturazione, il "cartello di cantiere" (sul quale devono essere obbligatoriamente inserite tutte le informazioni inerenti: la tipologia dell'intervento da realizzare, gli estremi del titolo autorizzativo, le generalità del committente, dell'impresa esecutrice dei lavori, del progettista, del direttore dei lavori, del responsabile della sicurezza e dell'amministratore di condominio), veniva a conoscenza di informazioni utili per la sua attività di ladro. Egli, infatti, utilizzava tali informazioni contro gli ignari abitanti dei condomini interessati, di cui carpiva la buona fede. In tal modo, infatti, anche mostrando un'approfondita conoscenza in campo edile, riusciva ad introdursi nelle abitazioni dove erano in corso lavori condominiali di ristrutturazione, ingannando i proprietari e facendo credere loro di essere dipendente delle ditte appaltatrici, ovvero inviato degli amministratori condominiali. Cosi', approfittando di momenti di distrazione delle vittime, poneva in essere i suoi furti. In data 07.11.2013 il Tribunale di Livorno - Ufficio del G.I.P. emetteva un Ordinanza di applicazione della misura coercitiva degli arresti domiciliari. In data 08.11.2013, la Squadra Mobile procedeva quindi all'esecuzione della misura, accompagnando lo stesso presso la sua abitazione, agli arresti domiciliari.
12/11/2013

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