Produceva in casa sostanza stupefacente
Durante la serata del 7 ottobre u.s., la volante in zona Sorgenti notava un uomo che, dopo aver scavalcato il muro di cinta del giardino di un'abitazione, alla vista della pattuglia si dava a precipitosa fuga. Prontamente inseguito faceva perdere le tracce nell'oscurità della zona.
Immediatamente giungevano sul posto le altre pattuglie in ausilio per procedere ad un'accurata ricerca del fuggitivo, quando, quasi in contemporanea con l'arrivo delle pattuglie sul posto, si presentava anche un ragazzo, nato a Livorno nel 76 ed ivi residente, risultato poi essere il proprietario della casa.
La volante unitamente al proprietario dell'abitazione effettuava un sopralluogo all'interno per verificare l'eventuale furto.
Passando dal cancello del giardino, il personale notava subito la presenza di una grossa pianta del tutto simile alla canapa indiana, con la classica foglia e con tanto di infiorescenza. Gli operatori decidevano di procedere quindi al sopralluogo, con il controllo esterno dell'abitazione dove tutto appariva regolare, porta chiusa e nessuna presenza di segni di effrazione. Subito dopo, il giovane veniva interpellato circa la presenza della grossa pianta nel giardino, in merito alla quale appariva in grosse difficoltà non sapendo fornire spiegazioni credibili. Pertanto, ritenendo fondato il sospetto che occultasse in casa altro stupefacente, gli operatori procedevano a perquisizione domiciliare.
Al termine della perquisizione il personale operante rinveniva e sequestrava in camera da letto tre bilancine elettriche di precisione funzionanti, una busta in plastica contenente gr.0,96 di polvere bianca, risultata essere dopo le analisi stupefacente del tipo cocaina, un flacone di metadone e circa 500 euro e 2 telefoni cellulari. Inoltre nella soffitta della casa veniva rinvenuto: un quantitativo di fogliame verosimilmente stupefacente del tipo marijuana suddiviso e contenuto in 4 buste in plastica trasparente per un totale di gr.350 circa, tre contenitori in vetro contenenti della sostanza stupefacente hashish per un peso di gr.0,21 e numerose buste di plastica utilizzate per il confezionamento delle dosi.
In giardino nelle vicinanze della pianta, che appariva coltivata e ben curata, sotto un pergolato veniva sequestrata anche una stufa elettrica utilizzata dal reo per accelerare il processo di essiccazione delle foglie.
Il livornese veniva pertanto arrestato in flagranza del reato di Produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope e sottoposto ai regime degli arresti domiciliari in attesa del processo.