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Arrestato quarantenne.

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Aggrediva selvaggiamente un automobilista dopo averlo inseguito per alcuni chilometri per motivi di viabilità.

Sabato 21 settembre u.s., alle ore 16.30, l'equipaggio della Volante del Commissariato di Piombino su disposizione della sala operativa si portava in via Petrarca per la segnalazione di una lite tra due persone in strada.

Giunti sul posto gli agenti trovavano numerose persone le quali indicavano un uomo come aggressore di un automobilista.

Vista la presenza di numerose persone e temendo per l'incolumità dell'aggressore, lo stesso veniva invitato a salire a bordo dell'auto di servizio. L'uomo all'atto di salire sul veicolo minacciava anche un testimone oculare dicendogli di non parlare altrimenti gli sarebbe finita male.

Gli agenti all'atto di accertarsi dello stato di salute della vittima, irriconoscibile a causa delle tumefazioni al volto, solo quando si avvicinavano a lui lo riconoscevano come il collega Sovrintendente in servizio presso il Commissariato che veniva prontamente soccorso e trasportato presso il locale Pronto Soccorso da personale 118 a bordo di ambulanza.

Dalla ricostruzione del fatto emergeva che il tutto era iniziato quando il conducente di una Toyota Yaris gli avrebbe tagliato la strada costringendolo ad una manovra pericolosa. Per questo motivo avrebbe inseguito con la propria auto la Yaris per alcuni km raggiungendola nei pressi di un semaforo al momento rosso e fermandosi dietro di lei dopo una brusca frenata.

Le persone presenti sul posto confermavano che la vittima appena sceso di macchina per chiedere spiegazioni sarebbe stato aggredito e colpito numerose volte al volto e l'aggressione sarebbe seguita con particolare violenza anche quando a seguito dei colpi ricevuti l'uomo cadeva per terra. A seguito delle ferite riportate il poliziotto veniva immediatamente trasportato presso il locale pronto soccorso.

Per quanto sopra rappresentato l'uomo veniva arrestato poichè per futili motivi connessi a presunte ragioni di viabilità , colpendolo con calci e pugni cagionava al poliziotto lesioni personali consistite in frattura ossa nasali, contusioni regione zigomatica, regione parietale, distrazione rachide cervicale, giudicate guaribili con giorni 25 di prognosi e cura.

Inoltre l'arrestato veniva denunciato a piede libero per un reato punito e previsto dal codice della strada, perché rifiutava di sottoporsi agli accertamenti tecnici sanitari tesi a verificare se si fosse posto alla guida della sua autovettura in stato di alterazione dovuto all'uso di sostanze stupefacenti.

Nella giornata di ieri veniva svolta presso il Tribunale di Livorno l'udienza di convalida dell'arresto procedendosi successivamente al rito direttissimo. L'imputato chiedeva di definire il processo mediante rito alternativo al quale veniva ammesso dal Giudice, che riconosciute le circostanze generiche per lo stato di incensuratezza, valutata l'ammissione dell'addebito da parte dell'imputato, nonchè tenendo conto della riduzione del rito, applicava, su accordo delle parti, all'arrestato la pena di mesi tre e giorni 10 di reclusione e ordinava la sospensione condizionale della pena.


25/09/2013

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