Emesso il provvedimento per tre anni con obbligo di dimora nel comune di residenza
Nell'ambito delle attività di prevenzione generale e di controllo specifico delle persone particolarmente pericolose per la società, significativamente ed oggettivamente inclini a delinquere nonché decisamente riluttanti al reintegro, il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Piombino ha implementato l'attività di monitoraggio di questi soggetti.In ragione di ciò l'Ufficio ha, tra le altre, segnalato al Tribunale di Livorno la situazione di un sessantaseinne italiano, residente a Campiglia M.ma, che nel tempo ha commesso numerosissimi delitti di una certa gravità, iniziando la sua carriera criminale nel lontano 1966, poco più che maggiorenne.
Da quel momento in poi, infatti, si era reso responsabile di reati: contro il patrimonio, compiendo furti aggravati in varie parti d'Italia; per costituzione direzione e finanziamento di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti e per detenzione di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente; per detenzione e porto, in luogo pubblico, di arma clandestina da sparo; per la detenzione ai fini di spaccio di 1 chilogrammo di cocaina.
In virtù di ciò il Tribunale di Livorno emetteva il già citato provvedimento, accogliendo la richiesta del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Piombino, con la seguente motivazione: "sussistono infatti fondati e giustificati elementi per ritenere che egli rientri tra le categorie di soggetti a cui possa essere applicata la Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza," categoria "di cui fanno parte coloro che per la condotta ed il tenore di vita debba ritenersi, sulla base di elementi di fatto, che vivono abitualmente, anche in parte, con i proventi di attività delittuose".