Denunciato oltre che per minaccia, anche per detenzione illegale di munizionamento da guerra e omessa custodia delle armi.
Nella mattinata odierna giungeva al numero d emergenza 113 una chiamata da parte di un condomino, il quale era stato minacciato da un altro condomino residente sempre nello stesso edificio.
La volante giunta sul posto prendeva immediatamente contatti con il richiedente, il quale rappresentava che poco prima era venuto a diverbio per futili motivi con il vicino di casa, il quale nel corso della discussione lo minacciava di "spappolargli il cervello con una fucilata".
Valutando la gravità della situazione e per scongiurare eventuali successivi episodi, la volante procedeva al controllo alle armi di cui risultava in possesso.
L'uomo, livornese del'36, pensionato, incensurato, risultava in possesso di 7 fucili da caccia di varie marche. Dette armi venivano trovate dietro la porta della camera da letto appoggiate a terra, facilmente raggiungibili da chiunque, anche da persone non abilitate al maneggio delle armi.
Durante la perquisizione veniva rinvenuta anche una pistola, mal custodito perché riposta all'interno del comodino della camera da letto, una beretta calibro 7.65 completa di caricatore carico, oltre ad ulteriori 73 cartucce 7.65.
L'uomo risultava inoltre in possesso di ulteriore munizionamento da fucile che dichiarava di detenere all'interno del garage di sua proprietà; durante la perquisizione del garage emergeva la presenza di ben 139 colpi calibro 9 parabellum (munizionamento tipo "da guerra") suddivisi in tre scatole, illegalmente detenuti e dei quali non sapeva giustificare la provenienza.
Con l'ausilio del locale Ufficio Armi della Questura tutti i fucili ed il munizionamento da caccia veniva sequestrato e messo a disposizione dell'A.G. competente .
L'uomo veniva deferito all'AG per i reati di minacce gravi, detenzione illegale di munizionamento da guerra e omessa custodia delle armi.