A conclusione di laboriose indagine personale della locale Squadra Mobile ha eseguito due ordinanze di custodia cautelare nei confronti di due persone.
A conclusione di laboriose indagini, condotte dalla Polizia di Stato Squadra Mobile e coordinate dalla Procura della Repubblica di Livorno, in data 27.03.2013, personale del citato Ufficio ha eseguito nr. due ordinanze cautelari emesse dal G.I.P. presso il Tribunale di Livorno nei confronti di un uomo e una donna entrambi residenti a Livorno relativi ai reati di: rapina aggravata, in concorso e lesioni personali, nonché furti in abitazione aggravati e continuati, perpetrati dai due a Livorno. In particolare i due, in data 16.10.2012, intorno alle ore 20,00, entravano con una scusa nell'abitazione di una persona anziana, classe 1930, ivi residente, dove si trattenevano bevendo dei liquori offerti loro. Poi, su richiesta della vittima, data l'ora tarda, di lasciare la casa, solo la donna si allontanava, mentre l'uomo si tratteneva ulteriormente con la vittima, a vedere la televisione. Non appena la donna si era allontanata, l'uomo prendeva a minacciare l'anziano uomo, accusandolo di aver avuto un rapporto sessuale con la moglie. Al deciso diniego della vittima, l'uomolo aggrediva e lo gettava sul letto, immobilizzandolo. A causa della violenza la vittima aveva un forte attacco d'asma e rimaneva in balia del suo aggressore, che ne approfittava per rapinarlo degli oggetti in oro che indossava ( una collana d'oro con medaglione, un anello d'oro, un bracciale d'oro) Inoltre, l'uomo prendeva a ricercare nei vari ambienti della casa, aprendo tutti i cassetti ed appropriandosi di un portafogli con la somma di euro 40.00. Quindi, dopo aver minacciato la vittima "di morte", si allontanava. Spaventato di quanto accaduto, solo il giorno successivo la vittima trovava il coraggio di raccontare i fatti e sporgere denuncia. Veniva quindi immediatamente accompagnato presso il locale Pronto Soccorso, ove veniva curato e giudicato guaribile in giorni sei S.C. per "ematoma sottocutaneo di coscia e gamba sinistra e di polso avambraccio sinistro". Le ulteriori indagini portavano a concentrare le attenzioni investigative sugli indagati, che, a seguito di individuazione fotografica, veniva riconosciuti dalla vittimaquali autori dell'aggressione.Eseguite due ordinanze di custodia cautelare.
28/03/2013