La Squadra Mobile di Livorno ha arrestato 7 soggetti per spaccio di sostanza stupefacente.
A conclusione di laboriose indagini, condotte dalla Squadra Mobile di Livorno e coordinate dalla Procura della Repubblica di Livorno, nelle prime
ore del 26 marzo u.s. personale del citato Ufficio ha eseguito nr. 7 ordinanze cautelari, emesse dal G.I.P. presso il Tribunale di Livorno di cui
nr. 5 ordinanze di custodia cautelare in carcere, una ordinanza irrogativa degli arresti domiciliari ed una di applicazione della misura
dell'obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.
Nel medesimo contesto venivano, altresì, eseguiti anche 4 decreti di perquisizione personale, locale e veicolare, nei confronti di altri
quattro indagati, nei cui confronti l'A.G. competente ha ritenuto di procedere a piede libero.
Le indagini, avviate alla metà dell'anno 2010, si ricollegavano all'emergere di elementi indiziari in ordine ad una costante e continua
attività di spaccio di stupefacenti, del tipo cocaina, eroina, hashish ed anche metadone, posta in essere, a Livorno, da cittadini livornesi
e stranieri.
Pervenivano, infatti, al riguardo numerosi esposti da parte di abitanti delle zone interessate (zona piazza Garibaldi e via G. Bruno, quartiere
Sorgenti e quartiere Stazione), che lamentavano la situazione.
Venivano quindi intensificate pattuglie e servizi di osservazione, finalizzati ad individuare i tossicodipendenti di tali quartieri, e,
soprattutto, ad addivenire ai loro fornitori abituali.
Nel corso delle investigazioni, supportate da attività tecniche, tali indizi venivano suffragati da incontrovertibili elementi probatori,
che consentivano di dimostrare la fondatezza di quanto lamentato negli esposti, e la continua, giornaliera, attività di smercio di
stupefacente da parte degli indagati (emergevano, nei confronti di alcuni acquirenti, consegne anche di 10 - 15 grammi di stupefacente alla
volta).
Si accertava come gli arrestati operassero in due gruppi distinti ed autonomi.
Veniva colte le conversazioni tra gli indagati, che, pur in linguaggio criptico, erano chiaramente riferite alla loro attività di spaccio,
conversazioni che trovavano, altresì, riscontri nei servizi sul territorio.
Infatti, d'intesa con la Procura della Repubblica, non si procedeva ad arresti in flagranza di reato, al solo fine di non ostacolare il seguito
delle indagini, per consentire l'individuazione di tutti gli autori dell'attività di spaccio.
Venivano così' identificati non solo gli spacciatori (oggi tratti in arresto, ovvero, per le posizioni meno gravi, indagati a P.L.), ma
anche i numerosi loro clienti.
Infatti venivano individuati ben 17 soggetti, nei cui confronti sarà attivata la procedura amministrativa di cui all'art. 75 D.P.R. 309/90,
quali consumatori abituali di stupefacente.
Dalle indagini emergeva la pessima qualità dello stupefacente (in particolare, l'eroina) smerciato dagli indagati complici, che, per
massimizzare i guadagni, la tagliavano più volte con ogni tipo di polvere.
Le perquisizioni personali - domiciliari a carico di tutti gli indagati hanno consentito di rinvenire vari grammi di stupefacente (hashish),
bilancine di precisione, nonchè ricette mediche per la somministrazione di metadone.
Con i provvedimenti restrittivi sono stati, quindi, contestati a tutti gli indagati, in concorso, i reati di: detenzione e spaccio, continuati di
sostanze stupefacenti cocaina, eroina, hashish ed anche metadone, posti in essere, a Livorno, nel periodo APRILE 2010 - GENNAIO 2012.
I destinatari di O.C.C.C. sono stati ristretti presso le Case Circondariali di Pisa (Don Bosco) e Livorno (Le Sughere).