In auto nascondevano cibo per un valore di 2.000 euro
Nel pomeriggio del 12 marzo u.s., su segnalazione del personale addetto alla vigilanza, le volanti intervenivano presso l'Ipercoop, dove era stato notato un gruppetto di circa quattro persone, tre uomini e una donna, che si aggiravano tra gli scaffali del reparto gastronomia con fare sospetto.
Arrivati a una delle casse, uno di loro pagava soltanto una bottiglia di coca cola e un pacchetto di biscotti, quindi, subito dopo veniva fermato dall'addetto alla vigilanza il quale gli chiedeva di mostrare anche il contenuto dello zaino che risultava contenere 73 bustine di pinoli per un valore complessivo di euro 382,52.
L'uomo insieme ai suoi due complici che lo avevano aiutato a riempire lo zaino veniva fermato in attesa della polizia. I tre, tutti rumeni, di età compresa tra i 30 e i 35 anni, venivano quindi denunciati a piede libero per furto aggravato in concorso.
All'uscita dal supermercato un'altra pattuglia della Polizia, presente in zona, notava che il gruppetto mentre si incamminava verso via di Padula, ad un certo punto, tornando suoi propri passi, si dirigeva in direzione di Decathlon, dove si aveva modo di scorgere la quarta persona mancante a bordo di un'autovettura parcheggiata in quella zona. Avvicinatisi alla stessa, gli operatori immediatamente si accorgevano che la persona a bordo corrispondeva al quarto uomo descritto dalla guardia giurata come colui che era riuscito ad allontanarsi dal supermercato. Durante il controllo del mezzo, all'interno della bauliera, venivano rinvenuti decine e decine di articoli alimentari e non, tra cui diversi pezzi di formaggio parmigiano reggiano e grana padano, diverse confezioni di, prosciutto crudo sottovuoto, shampoo, rasoi ed altro, la cui quantità, in rapporto agli scontrini in loro possesso tutti corrispondenti a cifre molto basse, faceva presumere una sospetta provenienza di tutta la merce.
Accompagnati in ufficio, si procedeva al fotosegnalamento di tutto il gruppo e a contattare diversi supermercati di Livorno e di tutte le altre città limitrofe della Toscana e della Liguria, da cui sembra provenissero i rumeni. In questo modo si riusciva a rintracciare il titolare del discount Dico di Sarzana, il quale effettivamente aveva scoperto da poco di aver subito il furto di alcuni pezzi di formaggio (circa 35 pezzi in totale), allo stesso modo anche un supermercato Conad di Sarzana confermava un furto di salumi. Invitati a formalizzare la denuncia, la merce riconosciuta veniva quindi riconsegnata agli aventi diritto.