La polizia consiglia a tutti coloro che conoscono persone anziane che vivono da sole di aiutarle ad essere più diffidenti nei confronti degli sconosciuti.
Si finge figlio di un ex collega di lavoro e chiede, ottenendoli, 1000 euro per l'acquisto di una sedia a rotelle.
E' successo ad un signore di circa 70 anni il quale, mentre a piedi percorreva via del Panificio, veniva affiancato da un'autovettura con alla guida un uomo che, con modi gentili ed educati, rivolgendosi all'anziano, si presentava come il figlio di un suo ex collega di lavoro e raccontando che doveva consegnare dei capi di abbigliamento ad un medico di Livorno, quest'ultimo reperibile, voleva donarli proprio a lui, che accettava l'offerta decidendo nel contempo di farsi accompagnare direttamente in casa dallo sconosciuto, dove lo aspettava sua moglie.
L'ignoto truffatore si intratteneva nell'abitazione dei coniugi per circa quindici minuti, dove, dopo aver lasciato un giaccone marrone in similpelle con la scritta "LINEA SARTORIALE EMPORIO", ed una borsetta pochette di colore rosso, terminava il suo racconto chiedendo ed ottenendo come prestito la somma di Euro 1,000.00 per l'acquisto di una sedia a rotelle per il proprio genitore. Appena intascata la somma, il truffatore salutava lasciando l'appartamento.
Si finge operaio di una ditta mandato dall'amministratore: dopo aver ricevuto l'acconto l'uomo si è reso irreperibile.
Si è presentato alla porta dell'abitazione di una signora di circa 60 anni, un signore che riferiva essere stato mandato dall'amministratore per riparare un danno alla colonna dello scarico montante. L'individuo entrava in casa per vedere dove fosse la colonna portante e nel frattempo riferiva alla signora che il lavoro sarebbe stato fatto in nero, in accordo con l'amministratore, e che pertanto la stessa avrebbe dovuto anticipare la somma di Euro 50,00, richiesta che la donna soddisfaceva immediatamente.
Con l'occasione la signora mostrava allo sconosciuto anche un problema d'infiltrazione d'acqua nel soffitto della propria abitazione e nel contempo si accordava con l'uomo per i relativi lavori, consegnandogli un'ulteriore somma di Euro 100.00. Quindi la signora suonava al suo dirimpettaio e gli spiegava tutta la situazione ed anche lui consegnava la somma di 50.00 euro all'uomo che lasciava il suo recapito telefonico con la promessa che sarebbe tornato nei prossimi gironi a fare il lavoro. A questo punto andava via e suonava al campanello della signora del piano di sotto per spiegarle la situazione e farsi consegnare l'acconto.
Il giorno in cui si sarebbe dovuto presentare il finto operaio per iniziare i lavori, lo stesso non si presentava all'appuntamento. In tale frangente si scopriva anche che l'amministratore, solo in quel momento contattato dai condomini truffati, non aveva mai concordato nessun tipo di lavoro.