La Polizia di Stato esegue due ordinanze di custodia cautelare in carcere per concorso in rapina aggravata e omicidio volontario.
A conclusione di complesse indagini, condotte dalla Polizia di Stato e coordinate dalla Procura della Repubblica di Livorno, nelle prime ore della mattinata, personale dipendente ha eseguito due ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal GIP del Tribunale di Livorno, a carico di due giovani donne relativamente i ai reati di: concorso in rapina pluri-aggravata ed omicidio volontario pluri-aggravato, perpetrati dalle due, in data 13.02.13, in questo viale di Antignano, in danno di una donna anziana, nonna di una delle due giovani arrestate. Intorno alle ore 16.00 del 13.02.13 l' anziana donna, mentre si trovava nella propria abitazione, seduta in cucina a guardare la televisione, veniva aggredita da uno sconosciuto, che, dopo averle messo in testa un cappuccio, la gettava a terra e la prendeva a calci e pugni. Alla donna veniva quindi strappata dal collo una catenina con 2 medaglioni in oro. La stessa veniva immediatamente ricoverata in ospedale, e le venivano riscontrati: trauma cranico, frattura del femore sx ed altre lesioni, con una prognosi di gg. 30 s.c.. Veniva sottoposta ad operazione chirurgica di riduzione della frattura. La vittima raccontava al personale intervenuto sul posto di essere stata aggredita alle spalle dallo sconosciuto, che, dopo averle messo un cappuccio in testa l'aveva minacciata di morte. Quindi, le aveva tappato la bocca per non farla urlare e l'aveva gettata a terra, strappandole dal collo la catena d'oro con i due medaglioni, che la donna portava solo da pochi giorni. In data 16.02.13 la donna, soggetto anziano gia' sofferente ed emodializzato, decedeva in ospedale durante la dialisi. Dalle testimonianze dei condomini e di alcuni familiari, emergeva che sino a pochi minuti prima dell'aggressione, all'interno dell'appartamento ove era stata perpetrata la rapina, vi erano la nipote della vittima e la sua compagna, che avevano colà pernottato . Successivamente si procedeva quindi alla ricerca, presso tutti gli esercizi commerciali di compro oro di Livorno, dei monili in oro asportati alla vittima. Tali ricerche avevano esito positivo infatti in data 19.02.2013, presso un locale compro oro, veniva recuperata la catena in oro con il medaglione sottratti alla vittima nella rapina, e si accertava che la stessa sera della rapina 13.02.13, dopo essersi recate in Ospedale dalla vittima, la nipote, in compagnia della compagna, aveva venduto detti preziosi per la somma di € 270,00. La catena d'oro veniva trovata spezzata, ed ambedue gli oggetti presentavano apparenti tracce di sangue. Anche le intercettazioni confermavano la responsabilità delle due ragazze nel grave reato. Emergeva infatti la disponibilità da parte della compagna della nipote, disoccupata e senza alcun reddito, una cospicua somma ricavata dalla vendita della catena e del medaglione.Arrestate due giovani donne
28/02/2013