Operatori delle Volanti intervengono a seguito di segnalazione.
Nella tarda mattinata di ieri, la Sala Operativa delle Volanti della Questura di Livorno riceveva la segnalazione di una signora di 45 anni, la quale affermava di avere raccolto una busta caduta accidentalmente a terra durante la fase di svuotamento di una cassetta della posta. La busta nella caduta si era aperta, rivelando il suo inquietante contenuto: un mazzo di chiavi ed un biglietto manoscritto dalla lettura del quale apparivano chiaramente le intenzioni suicide dell'autore.
Gli equipaggi giunti celermente sul posto e constatata la veridicità di quanto affermato dalla donna, dopo avere acquisito la lettera, si portavano sul luogo descritto nel biglietto, un edificio in costruzione in zona Picchianti ed indicato quale teatro dell'insano gesto. Nei pressi dell'edificio veniva notata un'autovettura che veniva immediatamente controllata, con risultato positivo: difatti l'intestatario risultava un uomo di circa 55 anni della provincia di Firenze, allontanatosi dal posto di lavoro il giorno prima dopo avere lasciato ai familiari delle lettere che manifestavano i suoi intenti suicidi. Altre lettere con il medesimo contenuto venivano rinvenute sui sedili dell'auto.
Gli operatori senza alcun indugio iniziavano a perlustrare minuziosamente ogni locale dell'edificio giungendo all'ultimo piano ove scorgevano la figura dell'uomo vicino ad una balaustra, con lo sguardo perso nel vuoto. Avvicinandosi notavano che lo stesso riportava una profonda ferita al polso sinistro.
Con cautela, muovendosi lentamente, gli operatori cominciavano a parlare con l'uomo, riuscendo ad istaurare un dialogo, nel corso del quale il 55enne spiegava di avere meditato tale gesto a causa di grosse difficoltà finanziare legate alla crisi economica e a errati investimenti che lo avevano ridotto sul lastrico. La sera precedente giunto a Livorno si era fermato proprio davanti all'edificio in costruzione, in una zona periferica e non abitata, con l'intento di farla finita, ed aveva deciso di tagliarsi le vene, procurandosi delle ferite ad un polso, senza conseguenze letali; aveva poi trascorso la notte all'interno della propria autovettura, in preda ad una profonda disperazione.
Nella tarda mattinata approfittando della assenza degli operai del cantiere edile allontanatisi per la pausa pranzo aveva deciso di farla finita lanciandosi nel vuoto. Gli operatori riuscivano a convincere l'uomo a seguirli, conducendolo al piano terra. Poi, lasciatolo alle cure del medico del 118 intervenuto sul posto, comunicavano alla sua famiglia in apprensione dalla mattina precedente, la buona notizia, ovvero che il loro caro era stato ritrovato.