Durante la perquisizione all’appartamento la Squadra Mobile ha rinvenuto armi e due anfore costituenti bene archeologico dello Stato.
A conclusione di articolate indagini, svolte dalla Squadra Mobile, afferenti i contrasti di gestione e le conseguenti minacce aggravate e
continuate, an-che con uso di un coltello, commesse, a partire dal 19.11.2012, da un livor-nese di anni 68, imprenditore in campo edilizio -
immobiliare, e dal figlio di questi, di anni 42, nei confronti di un ex socio, livornese del 1964.
Personale della Squadra Mobile effettuava, in data 30.11.2012, una perqui-sizione locale alla ricerca di armi, nei confronti dell'imprenditore,
all'esito della quale veniva sequestrato il coltello a serramanico, con apertura a scat-to, usato per le minacce.
Venivano altresi' sequestrati:
• Nr.1 fucile doppietta calibro 12,
• Nr.1 fucile a canne sovrapposte calibro 12,
detenuti irregolarmente, per i quali veniva deferito alla locale Procura della Repubblica, per aver detenuto un'arma senza averne fatto denuncia
all'autorità di P.S. nonchè per aver omesso di comunicare alla Questura di aver trasferito l'altra arma in suo possesso da un luogo
di residenza ad un altro; infine per non aver custodito con la prevista diligenza le armi trovate nell'appartamento .
Durante la perquisizione domiciliare venivano, inoltre, sequestrate due an-tiche anfore, costituenti bene archeologico dello Stato, rinvenute
all'ingresso dell'appartamento. Per tale illecita detenzione veniva deferito alla A.G. trattandosi di bene di rilievo archeologico.
A tale proposito veniva interessata la soprintendenza per i beni archeologici della toscana, che interveniva con propri esperti, per approfonditi
rilievi sul materiale archeologico sequestrato, accertamenti ancora in corso. Le anfore appaiono, "prima facie", risalenti una al primo secolo
Avanti Cristo, l'altra al terzo - quarto secolo Dopo Cristo.