Operatore 113 al telefono è riuscito a dissuadere cittadina da intenti suicidi
"Basta la faccio finita, mi taglio le vene". E' questa l'angosciante telefonata ricevuta ieri intorno alle 17 al 113 dall'Assistente Capo Marco Sassano che, al telefono, è riuscito a salvare la 58enne livornese. Con calma, lentamente, facendola sfogare, conquistando la sua fiducia finché due agenti della polizia non sono arrivati sul posto, in zona piazza XX Settembre, con una volante, riuscendo a salvare la vita ad una donna disperata che aveva iniziato a tagliarsi le vene a causa di carenze affettive.
Così aveva detto all'agente che dall'altro capo del filo del telefono aveva ricevuto la sua richiesta di aiuto.
Un "S.O.S." disperato, alternato da momenti di lucidità a momenti di disperazione più cupa. in cui, oltre a minacciare di tagliarsi
le vene, la donna ha gridato che si sarebbe gettata nel vuoto per farla finita definitivamente.
Alla fine, dopo minuti e minuti di conversazione telefonica, l'assistente capo Sassano è riuscito a far ragionare e calmare la 58enne,
mentre una volante si stava recando a sirene spiegate sotto casa della signora.
Fortunatamente Sassano è stato bravo a farla desistere fin tanto che gli agenti, giunti sul posto, sono riusciti ad entrare in casa e a
fermare il tentativo di suicidio.
Il Questore ha voluto esprimere personalmente il proprio apprezzamento all l'Ass. Capo Sassano che non è, peraltro, nuovo ad operazioni
analoghe: "Complimenti. Lei rappresenta ciò che vuole il cittadino, cioè il vero poliziotto di prossimità".