Stava per comprare un veicolo messo in vendita da due coniugi livornesi sul portale subito.it pagandolo con assegno falso.
Nel pomeriggio del 10 maggio u.s. giungeva su utenza telefonica "113" una richiesta di intervento da parte di un cittadino livornese il quale stava inseguendo, a piedi, una persona che poco prima aveva tentato di effettuare una truffa.
Immediatamente si portavano sul posto due volanti che bloccavano il soggetto segnalato, un cinquantasettenne siciliano che, da immediati accertamenti al terminale, risultava pluripregiudicato per reati specifici ed avere a carico due rintracci per identificazione, nomina del difensore ed elezione di domicilio a seguito del reato di truffa perpetrata.
Gli operatori della Volante accertavano che verso le ore 16.40 il richiedente livornese unitamente alla moglie, si recava presso un'agenzia di pratiche auto dove dovevano incontrarsi con un soggetto che, a seguito di annuncio sul portale subito.it, li aveva contattati telefonicamente la sera precedente per la vendita dell'autovettura della moglie, una BMW X1.
Alle ore 17.00, però, si presentava all'appuntamento una persona di sesso maschile asserendo di essere il cugino della persona che dovevano incontrare per la compravendita. L'uomo mostrava ai venditori un assegno circolare del valore di 28.000 Euro con il quale avrebbe pagato per l'acquisto del mezzo.
Sorgendo dubbi sull'autenticità del titolo bancario i coniugi chiedevano di recarsi allo sportello più vicino dell'istituto di credito.
A tale richiesta l'acquirente si rifiutava, rimetteva in tasca l'assegno e uscito dall'agenzia si dava a precipitosa fuga a piedi, cercando di disfarsi durante il tragitto dell'assegno circolare.
Nel frattempo il venditore chiamava il 113 per esporre l'occorso ed inseguiva l'uomo comunicando costantemente all'operatore della Polizia in linea telefonica la direzione di fuga.
A quel punto intervenivano gli agenti che dopo aver fermato il soggetto recuperavano l'assegno in questione che risultava palesemente contraffatto così come la Carta d'Identità, il Codice Fiscale in suo possesso e l'Attestato Assicurativo provvisorio.
In considerazione di quanto accaduto e che il soggetto fermato risultava avere a carico numerosi precedenti di Polizia specifici e che nei suoi confronti vi erano due rintracci in quanto resosi irreperibile per i procedimenti inerenti ai reati medesimi, veniva tratto in arresto per i reati di tentata truffa e uso di documento falso. Veniva inoltre deferito all' A. G. in stato di libertà per il reato di sostituzione di persona in quanto, come da accertamenti esperiti, risultava avere numerose denuncie per sostituzione di identità.