Si spacciava per il medico di famiglia e in due occasioni riesce a farsi ricaricare la postepay. Scoperto viene denunciato per truffa e sostituzione di persona.
Contattava telefonicamente esercizi pubblici, in particolare bar e ricevitorie con accesso on line e con possibilità di effettuare ricariche postepay; locali che preventivamente verificava sui siti internet dove prendeva conoscenza dei nominativi dei titolari.
Con fare navigato e convincente, nel parlare con il titolare dell'esercizio pubblico o con il dipendente si fingeva un sedicente medico di famiglia, il quale trovandosi nel proprio studio ed impossibilitato ad uscire richiedeva un immediata ricarica della postpay del proprio figlio che aveva subito un incidente ed in alcuni casi un furto mentre si trovava all'estero per motivi di lavoro.
Lo stesso "MEDICO" riusciva a indicare dati fisici e somatici, corrispondenti al vero medico di famiglia degli interessati i quali convinti di essere in contatto telefonico con il professionista e certi di ritornare in possesso del denaro, effettuavano l ricariche alla postpay indicata dal falso medico.
Nell'elaborare tale truffa indicava anche il proprio Codice Fiscale da inserire sull'invio on line del denaro, codice fiscale seppure trascritto dai titolari dell'esercizio pubblico e non corrispondente al nominative del vero medico non insospettiva gli esercenti.
A seguito di due episodi andati a buon fine per il sedicente medico ed uno tentato, la Squadra Anticrimine del Commissariato di P.S. di Cecina effettuava una serie di attività investigative che portavano ad individuare il soggetto, italiano 50enne di origine lucchese residente nel viareggino, come titolare della postpay ricaricata per un importo di 1.000.00 euro la prima volta e di euro 1.800,00 la seconda da esercenti locali pubblici siti in questo centro.
A seguito di emissione di decreto di perquisizione e sequestro emesso dall'A.G. inquirente, la predetta Squadra Anticrimine si recava nella provincia di Lucca ove rintracciava il falso medico il quale veniva trovato in possesso della postpay oggetto di ricariche che veniva sequestrata e lo stesso indagato in stato di libertà per il reato di truffa e di sostituzione di persona.