Dopo aver venduto del materiale ad un commerciante lo narcotizzano e gli rubano furgone e merce.
A conclusione di lunghe e laboriose indagini, condotte dalla Squadra Mobile e coordinate dalla Procura della Repubblica di Livorno, personale del citato Ufficio, nel corso di una operazione di P.G., ha dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di un cittadino napoletano per i reati di rapina aggravata nonché lesioni personali aggravate, in concorso con due ignoti di origine orientale, in danno di un uomo residente a Santa Croce sull'Arno (PI).
In particolare, la vittima, un commerciante di materiali per riscaldamento e climatizzatori, veniva contattato telefonicamente da una sua conoscente di nazionalità cinese che gli proponeva l'acquisto di climatizzatori e pannelli solari.
La stessa sera la vittima si incontrava con un cinese e con il "venditore" di origine napoletana per effettuare l'acquisto della merce propostagli.
Dopo aver pagato e caricato la merce sul suo furgone, nel viaggio di rientro, veniva narcotizzato dal napoletano, anch'esso sul mezzo in qualità di passeggero, che con violenza gli premeva sulla bocca un panno impregnato di sostanza narcotizzante ed irritante.
La vittima che accusava immediatamente un forte bruciore agli occhi e stato confusionale, riusciva con difficoltà ad arrestare il mezzo. Quindi il venditore e il cinese, che li seguiva a bordo di altro mezzo, lo trascinavano fuori dal furgone e lo lasciavano, in piena notte, a terra incosciente.
I due, quindi, si allontanavano velocemente dal luogo portando via il mezzo con tutta la merce al suo interno .
Dopo la patita rapina la vittima veniva soccorso da un passante e, contatto telefonicamente un amico, veniva da questi accompagnato presso il locale nosocomio dove riceveva le cure del caso.
Venivano immediatamente attivate le indagini della Sezione Reati contro il Patrimonio della Squadra Mobile grazie alle quali, il giorno successivo in una zona periferica di Livorno, veniva rinvenuto il mezzo rubato completamente vuoto.
Inoltre, l'attività di indagine espletata dagli operatori di Polizia permettevano di identificare il colpevole che veniva poi riconosciuto dalla vittima a mezzo di una composizione fotografica (preparata dal locale Gabinetto di Polizia Scientifica ) contenente nr.6 immagini di uomini con caratteristiche fisico somatiche simili.
A seguito di ciò il colpevole veniva arrestato e ristretto nella Casa Circondariale di San Giorgio di Lucca.
Le indagini proseguivano anche dopo il citato arresto, mirate ad identificare i due complici orientali, sin qui con esito negativo.