La squadra Mobile ha arrestato un cittadino brasiliano per sfruttamento e favoreggiamento alla prostituzione
Nelle prime ore della mattinata del 25.03.2011 personale della Squadra Mobile della Questura di Livorno ha dato esecuzione ad un provvedimento di custodia cautelare in carcere, adottato dal G.I.P. del Tribunale di Livorno, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un cittadino brasiliano, disoccupato, con precedenti di Polizia per sequestro di persona, lesioni, violenza sessuale, minaccia, violazione di domicilio.
Il soggetto è indagato per avere sfruttato e comunque favorito la prostituzione altrui, concedendo in locazione sino a 3 appartamenti, a scopo di esercizio di case di prostituzione, e facendosi pagare canoni esorbitanti.
L'indagine ha avuto inizio dalle prime dichiarazioni rese nell'agosto 2010 al personale del Posto di Polizia dell'Ospedale di Livorno da una cittadina brasiliana, picchiata dall'indagato proprio per contrasti circa la prostituzione della donna medesima.
Quest'ultima, che esercitava all'interno di uno degli appartamenti, veniva immediatamente escussa dalla Squadra Mobile, ed in tale occasione, grazie al supporto di personale femminile, si determinava a denunciare il suo sfruttatore.
Sulla base di quanto dichiarato dalla donna si approfondivano immediatamente la posizione ed il ruolo nell'attività di sfruttamento della prostituzione del cittadino brasiliano.
Nel corso delle indagini perveniva, inoltre, un esposto al Sig. Questore di Livorno da parte della proprietaria di un appartamento di Livorno, locato al cittadino brasiliano. Alcuni condomini si erano infatti lamentati con la proprietaria in questione, di un continuo movimento di uomini e donne nell'appartamento, soprattutto nelle ore serali e notturne.
Emergeva subito trattarsi dello stesso appartamento indicato dalla straniera denunciante, ove la stessa aveva dichiarato di aver abitato insieme ad altre due giovani donne dominicane, per esercitarvi, tutte, l'attività di prostitute.
Il notevole quadro probatorio emerso dalle attività tecnico-investigative a carico del brasiliano veniva rapportato all'Autorità Giudiziaria, che si determinava all'adozione nei suoi confronti della misura cautelare carceraria eseguita in data 25.03.2011.
All'esito dell'esecuzione della misura restrittiva venivano posti sotto sequestro gli appartamenti dove le prostitute esercitavano il meretricio.