Personale della Questura di Livorno ha eseguito la misura cautelare del “divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla parte offesa”
Personale dell'Ufficio Minori della Divisione Anticrimine e della Squadra Mobile della Questura di Livorno ha dato esecuzione all'Ordinanza di applicazione della misura cautelare del "divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla parte offesa", emessa il 07/02/2011 dal G.I.P. del Tribunale di Livorno Pisa, nei confronti di un cittadino livornese di anni 54, su richiesta della Procura della Repubblica di Livorno, poiché indagato per i reati di cui agli artt. 612 bis c.1 e2. C.P.(atti persecutori); 610 C.P. (Violenza privata); 570 C.P. (violazione degli obblighi di assistenza familiare), nei confronti dell'ex coniuge, una donna livornese di anni 48.
Le vicende all'esame dell'Autorità Giudiziaria partono dal 2008, quando l'allora moglie dell'indagato, poco dopo la separazione personale, denunciava l'ex coniuge per atti persecutori.
La donna riferiva di come il marito la minacciasse continuamente ( anche di morte), pedinandola, tempestandola di telefonate e sms, offendendola con pesanti frasi volgari (anche in presenza del figlio, di parenti ed amici.).
L'indagato, in una occasione, arrivava addirittura a speronare l'auto della ex moglie, per costringerla a fermarsi.
Nonostante la prima denuncia, l'uomo non desisteva dal suo comportamento, continuando nelle minacce ed offese, sia di persona che tramite telefono.
Lo stesso iniziava anche a decurtare le somme di denaro dovute per il mantenimento della famiglia.
Lo stalking ad opera dell'indagato non cessava, nonostante gli interventi, ed ammonimenti, fatti dagli operatori di Polizia, al fine di disinnescare l'esplosiva situazione.
Dalle relative indagini ed escussione di testimoni, emergeva un grave quadro probatorio nei confronti dell'indagato, oltre ad un elevato e concreto pericolo che l'uomo potesse mettere in pratica le minacce proferite, con conseguente pericolo per l'incolumità fisica dell'ex moglie, e ripercussioni psicologiche nei confronti della stessa e del figlio minore.