Arrestata dalla Squadra Mobile cittadina italiana per spaccio
Polizia di Stato: controlli integrati con altre FF.PP. portano la Squadra Mobile all’arresto di una cittadina italiana per spaccio di sostanza stupefacente.
Continua senza tregua l’attività a tutto tondo effettuata dalla Polizia di Stato, in sinergia con le altre forze dell’ordine, per tutelare la legalità in piazza Garibaldi e nelle zone limitrofe, oggetto di frequenti esposti e segnalazioni da parte dei cittadini e particolarmente voluta dal Questore di Livorno Lorenzo SURACI.
Alcuni giorni fa, i Falchi della Squadra Mobile, insieme alla squadra di polizia giudiziaria del locale Comando Polizia Municipale, hanno tratto in arresto, per detenzione a fini di spaccio e furto di energia elettrica, una donna italiana, classe 1980, che da alcuni mesi occupava abusivamente un alloggio popolare in via Garibaldi, fatti per i quali era anche già stata denunciata nei mesi scorsi.
Al momento dell’accesso nell’abitazione occupata gli operatori notavano alcune dosi di sostanza stupefacente poggiate sopra un mobile dell’ingresso e procedevano ad una minuziosa perquisizione dei locali, rinvenendo altra sostanza stupefacente del tipo cocaina e hashish suddivisa in dosi, celate all’interno di alcuni indumenti, una bilancina di precisione, sostanza da taglio, materiale usato per il confezionamento della sostanza pronta per essere smerciata sul mercato cittadino, oltre ad una agenda sulla quale erano stati annotati nomi – si ritiene degli “acquirenti” di droga – e corrispondenti importi in Euro.
La donna si era anche fraudolentemente allacciata alla rete elettrica, eludendo il contatore presente all’interno dell’appartamento, ove interveniva una squadra dell’ENEL per il ripristino dell’allaccio fraudolento alla rete elettrica; al termine di tali operazioni, personale di CASALP provvedeva all’istallazione di grate per garantire la chiusura sicura dell’appartamento, evitando altre future intromissioni e occupazioni da parte di terzi non autorizzati.
Tratta in arresto, la donna, dopo l’udienza di convalida, veniva sottoposta alla misura cautelare dell’obbligo di dimora nel Comune di Livorno, con divieto di allontanarsi dall’abitazione nelle ore notturne.