La Polizia di Stato di Livorno ha arrestato in flagranza di reato un 65enne per detenzione di armi comuni da sparo
I poliziotti della Squadra Mobile di Livorno hanno eseguito, ai sensi dell’art 41 TULPS, una perquisizione nell’abitazione dell’uomo residente a Livorno, con precedenti specifici in materia di detenzione illegale di armi da sparo.
Durante la perquisizione effettuata dai poliziotti sono state rinvenute e sequestrate, nell’autovettura appartenente all’uomo, una pistola Glock cal. 9x21 con matricola abrasa e una pistola Beretta cal. 7,65 risultata provento di furto, nonché 95 cartucce calibro 9x 21.
Il 65enne, assistito dal difensore, è stato immediatamente sottoposto a interrogatorio dal P.M. della Procura di Livorno che dirige le indagini. Dalle investigazioni svolte, sviluppando l’importante dato del ritrovamento della pistola Glock cal. 9x21, sono emersi a suo carico rilevanti indizi circa il suo coinvolgimento nei recenti episodi di danneggiamento ai danni di esercizi commerciali avvenuti tramite esplosione di colpi di arma da fuoco.
Nel rispondere al P.M., che gli ha contestato i gravi capi d’imputazione, l’arrestato ha confessato di essere l’autore dei danneggiamenti avvenuti:
- il 30 marzo, quando sono stati esplosi tre colpi di pistola contro la saracinesca di un esercizio commerciale gestito da un cittadino pakistano;
- il 19 luglio, quando il titolare di un Market, di nazionalità bengalese ha segnalato la presenza di tre fori di arma da fuoco nella saracinesca del proprio negozio;
- il 2 agosto quando i poliziotti sono intervenuti presso la sede del Circolo ARCI per la presenza di due fori sulla saracinesca del medesimo circolo.
Ha raccontato inoltre di un ulteriore episodio, che non ricorda quando è avvenuto, e che lo aveva visto esplodere due colpi d’arma da fuoco contro delle finestre di un condominio.
L’episodio, che non era stato segnalato a nessuna Forza di Polizia, è stato confermato dagli investigatori durante il sopralluogo svolto dal personale del locale Gabinetto di Polizia Scientifica, nel corso del quale è stata rinvenuta una ogiva conficcata in un muro.
Al termine dell’interrogatorio, su disposizione del PM, l’arrestato è stato posto a disposizione dell’A.G. procedente.
Le indagini sono in corso per chiarire i dettagli di tutti i fatti e il movente delle azioni criminose.