Nelle prime ore del 28.05.2020 personale della Squadra Mobile ha dato esecuzione alla perquisizione delegata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Livorno
Nelle prime ore del 28.05.2020 personale della Squadra Mobile ha dato esecuzione alla perquisizione delegata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Livorno presso l’abitazione di B.S.T. tunisino, del 1969.
Il tunisino, qualche settimana fa, era stato arrestato dallo stesso personale in flagranza del reato di spaccio di sostanze stupefacenti nei pressi del parco “Pertini” e era stato rimesso in libertà con l’obbligo di dimora nel Comune di Livorno, indicando al Giudice un domicilio risultato essere poi errato, poiché, in maniera fraudolenta, aveva cercato di sviare i controlli sulla sua persona e sulla sua reale abitazione. Tuttavia la capillare conoscenza del territorio da parte degli operatori del Gruppo Falchi della Squadra Mobile aveva rivelato quale fosse il suo effettivo domicilio, permettendo così di chiedere all’A.G. una perquisizione domiciliare.
Durante tale atto di polizia giudiziaria veniva acclarata l’attività di spaccio di stupefacenti, poiché all’interno dell’abitazione, ubicata nei pressi dell’Ospedale di Livorno, venivano rinvenuti e sequestrate la somma di denaro in contante di circa 5.000 Euro, alcune bilancine di precisione e sostanza da taglio per lo stupefacente, tutti riconducibili all’attività di spaccio.
L’uomo si trovava nell’appartamento in compagnia di due suoi connazionali, indagati in stato di libertà per la normativa sugli stranieri ed in concorso con B.S.T. anche per ricettazione di cose di valore, conservate all’interno dell’abitazione e di cui non sapevano fornire alcuna indicazione sulla loro provenienza.
In particolare venivano rinvenuti oggetti di valore, tra i quali alcuni serviti di posate in argento, anche antiche, un amplificatore acustico marca Yamaha, una bicicletta rosa da bambina, una confezione di pregiati coltelli da cucina, una penna Parker con una dedica incisa ed una data, alcuni orologi da polso, una mola, oggetti di bigiotteria ancora confezionati. Il sucitato materiale è a disposizione della visualizzazione del pubblico che sia interessato sul sito della Polizia di Stato Questura di Livorno. Sono comunque in corso indagini per risalire agli effettivi proprietari del materiale rinvenuto, al momento custodito negli Uffici della Squadra Mobile: pertanto chi fosse interessato in quanto parte passiva del furto di materiale riconosciuto ed è in possesso di adeguate prove che ne attestino l’effettiva proprietà puo’ rivolgersi direttamente al personale della segreteria della Squadra Mobile all’utenza telefonica 0586/235111 per fissare un appuntamento.-
Il Sig. Questore Lorenzo Suraci esprime “..grande compiacimento per l’operato del personale di questa particolare sezione della Squadra Mobile livornese, la Sezione Falchi, che , istituita all’incirca un anno fa, sta apportando soddisfacenti risultati investigativi ed operativi in maniera costante su tutto il territorio...”