La volante arresta un pericoloso ladro
Questa notte, nell’ambito degli incessanti ed ininterrotti pattugliamenti del territorio assicurati dal personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Livorno, gli operatori della Squadra Volante riuscivano ad evitare la consumazione di un furto all’interno di un noto esercizio di grande distribuzione organizzata.
Infatti, intorno alle ore 01:00, procedevano nei confronti di un pericoloso criminale, S.P., rumeno classe ’94 dimorante in questo circondario, abitualmente dedito alla consumazione di furti, traendolo in arresto nella piena flagranza del reato di tentato furto pluriaggravato nei confronti del noto esercizio commerciale “Maury’s” sedente in questo Viale Carducci.
L’importante risultato di polizia giudiziaria veniva raggiunto anche per merito della messa a punto di una valida ed efficace analisi criminale applicata al controllo del territorio che, in chiave prevenzionistica, permette di ottimizzare le risorse disponibili e di prevenire la commissione di reati contro il patrimonio, partendo da un’accurata lettura del complesso sistema di georeferenziazione dei reati che viene integrato con rilevanti elementi di valutazione connessi all’abitualità di un determinato comportamento predatorio da parte di uno stesso soggetto attivo del reato, utile ad individuare, in via predittiva, le probabilità di manifestazione di un comportamento criminale nell’ambito di un determinato contesto spazio-temporale.
Perciò, finalizzando le segnalazioni su linea 113 pervenute da parte della cittadinanza, è stato possibile rispondere con un’azione sinergica che, in un’ottica di sicurezza partecipata, ha permesso di rintracciare il reo proprio mentre stava infilando un piede di porco per forzare la porta d’ingresso laterale del succitato esercizio commerciale, sita in questa via del Vigna. Il ladro veniva sottoposto dagli agenti operanti ad un’immediata perquisizione personale che terminava con esito positivo, considerato che si rinveniva e sequestrava anche una tronchese ed una raspa d’acciaio con manico piegato.
Il malvivente veniva trattenuto presso le camere di sicurezza della Questura di Livorno per essere messo a disposizione dell’A.G. che all’esito della relativa udienza per direttissima, dopo aver convalidato l’arresto, il G.I.P., applicava al ritenuto reo la misura cautelare degli arresti domiciliari.