L'UPGSP rintraccia ed arresta noto latitante dominicano
le volanti rintracciano e catturano pericoloso latitante dominicano. Arrestate anche altre due persone (un italiano ed un tunisino)
La Polizia di Stato nel corso della giornata di ieri ha raccolto il lavoro dei poliziotti della Squadra Volante che, nell’ambito degli intensificati servizi di controllo del territorio, attuati di giorno e di notte sotto il coordinamento del Dirigente dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico Dott. Claudio Cappelli, hanno proceduto alla cattura di un pericoloso latitante dominicano ricercato in campo internazionale dal 17.01.2017 per i reati di omicidio volontario e di lesioni personali aggravate ai danni di tre soggetti, reati commessi con l’utilizzo di arma da fuoco nella provincia di San Francisco (Rep. Dominicana) in data 15.01.2017, con pena massima comminabile di anni 30 di reclusione. Il predetto soggetto straniero, V.S.M.J., soprannominato “Marinito El Picante”, classe ’71, è stato rintracciato e sottoposto a controllo di polizia in questa via della Pina d’Oro e, considerato che dagli immediati accertamenti investigativi condotti dal personale operante, si è accertato che a suo carico l’Autorità Giudiziaria della Repubblica Dominicana aveva emesso provvedimento di carcerazione, al termine della redazione degli atti di rito, veniva arrestato a fini estradizionali e, nelle more, associato presso la Casa Circondariale di Livorno a disposizione del Presidente della Corte d’Appello di Firenze, in vista della richiesta estradizione verso l’A.G. estera.
Sempre personale della Squadra Volante, in sinergia con operatori della Squadra Mobile, ha dato esecuzione al provvedimento di carcerazione emesso dal magistrato dell’Ufficio di Sorveglianza di Livorno che, alla luce dell’intervenuto deferimento dinnanzi all’A.G. per i reati di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali aggravate e violenza sessuale aggravata ai danni della convivente, accogliendo la richiesta dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, revocava il beneficio della misura alternativa alla detenzione dell’affidamento in prova ai servizi sociali, concesso nei riguardi di S.E., cittadino italiano, classe ’75, in seno al procedimento penale dove aveva subito la condanna per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti, disponendone la carcerazione presso la Casa Circondariale di Livorno. Il prefato si sarebbe infatti reso autore di numerose aggressioni, sia fisiche sia psicologiche, nei confronti della donna con cui conviveva da circa quattro anni, arrivando persino a costringerla a subire atti sessuali ed a cagionarle lesioni personali refertate dal locale pronto soccorso, con connesse minacce di morte e tentativi di soffocamento per strangolamento.
Infine, ancora personale della Squadra Volante operava nell’ambito del quartiere La Leccia dove, all’esito di uno dei consueti controlli avventori di locali pubblici insistenti nel circondario, procedeva all’arresto di cittadino tunisino E.A.S., classe ’74, denunciato anche per il reato di falsa dichiarazione a pubblico ufficio sull’identità personale, per la riscontrata violazione del divieto di reingresso in Italia conseguente all’esecuzione a suo carico dell’espulsione con accompagnamento coatto alla frontiera disposta dall’A.G. a titolo di misura di sicurezza. Come disposto dal P.M. di Turno della Procura della Repubblica di Livorno, il prefato si trova adesso ristretto presso la camera di sicurezza della Questura, in attesa di essere processato nel corso dell’odierna mattinata con il previsto giudizio direttissimo.