Su segnalazione YouPol personale della squadra mobile arresta albanese e sequestra 830 kg di droga
Polizia di Stato: la Squadra Mobile arresta un cittadino albanese e sequestra 830 Kg di sostanza stupefacente.
La 4° Sezione della Squadra Mobile ha tratto in arresto nella flagranza di reato il cittadino di origini albanesi L.O., di anni 35, in quanto ritenuto responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio di un ingente quantitativo di sostanza stupefacente.
La notizia è giunta a questi Uffici da un anonimo, tramite il sistema telematico YouPol, che segnalava la detenzione illegale di un’arma comune da sparo, occultata all’interno di una autovettura Ford Focus di colore grigio, da parte di un uomo straniero. Nella predetta segnalazione veniva genericamente indicato il quartiere di residenza dell’uomo, in zona Montebello di Livorno e il tipo di auto a lui in uso, senza che venisse fornita nessun’altra indicazione.
Vista la gravità del fatto segnalato, personale della Squadra Mobile effettuava per numerosi giorni servizi di osservazione riscontrati da successivi accertamenti investigativi, all’esito dei quali veniva individuato un soggetto, di origine albanese, che aveva in uso proprio una autovettura Ford Focus ed era residente nel quartiere indicato nella segnalazione.
Al fine di verificare la fondatezza della notizia L.O. veniva controllato nei pressi di un garage, sito in via Ebat, nel momento in cui lo stesso vi stava accedendo. Gli operatori eseguivano immediatamente una perquisizione all’interno dell’autovettura, che consentiva di rinvenire e sequestrare una pistola del tipo semiautomatica Beretta modello 92 munita di caricatore privo di munizionamento e una scatola in cartone contenete nr. 13 cartucce. L’arma da un primo controllo risultava una pistola giocattolo, priva di tappo rosso e il munizionamento era costituito da cartucce “a salve”.
La perquisizione veniva eseguita anche all’interno del garage in uso al soggetto, ove con grande sorpresa, gli operatori trovavano numerosi e voluminosi involucri avvolti con cellophane trasparente, nonché svariati sacchetti termosaldati con all’interno panetti marroni di forma rettangolare.
L’odore acre all’interno del garage non lasciava dubbi sul contenuto degli involucri: sostanza stupefacente.
Nel dettaglio sono stati sequestrati circa 830 Kg. di sostanza stupefacente, di cui 564 Kg. di infiorescenze di marjiuana, contenute in 23 voluminosi involucri avvolti da cellophane e nastro adesivo e 266 Kg. del tipo hashish, suddivisi in panetti già confezionati da 100 gr. cadauno.
Nel corso della perquisizione sono state altresì sequestrate nr. 5 bilance elettroniche, macchinari per effettuare il sottovuoto, materiale vario avente le medesime caratteristiche di quello utilizzato per il confezionamento della droga.
L.O. si trova attualmente ristretto presso il carcere di Livorno e nei suoi confronti il GIP, dopo aver convalidato l’arresto, ha emesso la misura cautelare personale della custodia in carcere.
Il cittadino albanese, non era noto alle FF.O., non aveva infatti precedenti di Polizia e svolgeva da diversi anni attività lavorativa come operaio presso una ditta livornese di manutenzione di impianti. Le indagini non hanno condotto all’individuazione di ulteriori complici
Polizia di Stato: la Squadra Mobile arresta un cittadino albanese e sequestra 830 Kg di sostanza stupefacente.
La 4° Sezione della Squadra Mobile ha tratto in arresto nella flagranza di reato il cittadino di origini albanesi L.O., di anni 35, in quanto ritenuto responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio di un ingente quantitativo di sostanza stupefacente.
La notizia è giunta a questi Uffici da un anonimo, tramite il sistema telematico YouPol, che segnalava la detenzione illegale di un’arma comune da sparo, occultata all’interno di una autovettura Ford Focus di colore grigio, da parte di un uomo straniero. Nella predetta segnalazione veniva genericamente indicato il quartiere di residenza dell’uomo, in zona Montebello di Livorno e il tipo di auto a lui in uso, senza che venisse fornita nessun’altra indicazione.
Vista la gravità del fatto segnalato, personale della Squadra Mobile effettuava per numerosi giorni servizi di osservazione riscontrati da successivi accertamenti investigativi, all’esito dei quali veniva individuato un soggetto, di origine albanese, che aveva in uso proprio una autovettura Ford Focus ed era residente nel quartiere indicato nella segnalazione.
Al fine di verificare la fondatezza della notizia L.O. veniva controllato nei pressi di un garage, sito in via Ebat, nel momento in cui lo stesso vi stava accedendo. Gli operatori eseguivano immediatamente una perquisizione all’interno dell’autovettura, che consentiva di rinvenire e sequestrare una pistola del tipo semiautomatica Beretta modello 92 munita di caricatore privo di munizionamento e una scatola in cartone contenete nr. 13 cartucce. L’arma da un primo controllo risultava una pistola giocattolo, priva di tappo rosso e il munizionamento era costituito da cartucce “a salve”.
La perquisizione veniva eseguita anche all’interno del garage in uso al soggetto, ove con grande sorpresa, gli operatori trovavano numerosi e voluminosi involucri avvolti con cellophane trasparente, nonché svariati sacchetti termosaldati con all’interno panetti marroni di forma rettangolare.
L’odore acre all’interno del garage non lasciava dubbi sul contenuto degli involucri: sostanza stupefacente.
Nel dettaglio sono stati sequestrati circa 830 Kg. di sostanza stupefacente, di cui 564 Kg. di infiorescenze di marjiuana, contenute in 23 voluminosi involucri avvolti da cellophane e nastro adesivo e 266 Kg. del tipo hashish, suddivisi in panetti già confezionati da 100 gr. cadauno.
Nel corso della perquisizione sono state altresì sequestrate nr. 5 bilance elettroniche, macchinari per effettuare il sottovuoto, materiale vario avente le medesime caratteristiche di quello utilizzato per il confezionamento della droga.
L.O. si trova attualmente ristretto presso il carcere di Livorno e nei suoi confronti il GIP, dopo aver convalidato l’arresto, ha emesso la misura cautelare personale della custodia in carcere.
Il cittadino albanese, non era noto alle FF.O., non aveva infatti precedenti di Polizia e svolgeva da diversi anni attività lavorativa come operaio presso una ditta livornese di manutenzione di impianti. Le indagini non hanno condotto all’individuazione di ulteriori complici