Bibbona, martedi 28 agosto 2018 sequestrati numerosi oggetti con marchio contraffatto.
Martedì 28 agosto 2018, sul litorale di Marina di Bibbona, veniva svolto un servizio, disposto dalla Questura di Livorno e coordinato dal Commissariato di Pubblica Sicurezza di Cecina, in consolidata e fattiva sinergia dal personale della Polizia di Stato (Commissariato di P.S. di Cecina), dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia Municipale di Bibbona, uno specifico servizio di prevenzione e contrasto al fenomeno dell’abusivismo commerciale e della contraffazione dei marchi. Detto fenomeno, come noto si espande considerevolmente nella stagione turistica estiva, ledendo i giusti interessi del commercio legale e mettendo al contempo a rischio la salute dei consumatori, con la messa in vendita di prodotti privi di qualsivoglia certificazione, che ne attesti la conformità ai requisiti di sicurezza imposti dalla Legge.
Questo il risultato del servizio: 41 oggetti (abbigliamento, occhiali da sole e accessori) recanti marchio contraffatto sottoposti a sequestro penale, con relativa informativa alla competente Autorità Giudiziaria e ben 250 (bigiotteria, giocattoli, ombrelloni, abbigliamento e articoli da spiaggia) sottoposti a sequestro amministrativo, perché posti in vendita senza le necessarie autorizzazioni commerciali.
Giova infine ricordare che quello di cui trattasi è l’ennesimo di una serie di analoghi servizi interforze contro l’abusivismo commerciale e la contraffazione, svolti nei mesi di luglio e agosto del corrente anno sui litorali dei comuni di Cecina, Bibbona e Castagneto Carducci. In dette circostanze venivano complessivamente sequestrati oltre mille oggetti, tra quelli recanti il marchio contraffatto e quelli posti in vendita abusivamente, mentre 12 erano le violazioni amministrative (la cui sanzione pecuniaria può raggiungere i 5000 Euro) contestate a carico di venditori abusivi privi di idonea licenza commerciale. Inoltre, a carico di un cittadino straniero extracomunitario risultato irregolare sul Territorio Nazionale, veniva notificato il decreto prefettizio di espulsione e, ancora, per cinque persone controllate e ritenute pericolose per la sicurezza pubblica, veniva avviato il procedimento per l’irrogazione della misura di prevenzione del foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno (Art. 2 del D.Lgs 159/2011).