Le indagini immediate condotte dalla Squadra Mobile hanno portato subito gli investigatori a sospettare di un noto pregiudicato. Riconosciuto successivamente dalla parte offesa
Nella serata di venerdi 4 maggio 2018 , verso le ore 20,30, un uomo è entrato nel Bar Tabacchi di questa via Solferino e, minacciando di utilizzare un contenitore con presunta sostanza corrosiva che teneva in mano, ha intimato al genitore del proprietario dell’esercizio commerciale, in quel momento dietro al bancone del negozio, di consegnare il denaro presente nella cassa.
L’uomo indossava un casco da motociclista di colore nero, un giaccone nero con cappuccio bordato da pelliccia, pantaloni scuri con strisce fluorescenti all’altezza delle caviglie, in mano teneva un contenitore sferico, di apparente colore rosso. All’esitazione del Genitore, l’uomo gli ha gettato contro alcune gocce del contenuto del contenitore che aveva in mano ed è successivamente scappato, perché inseguito con un bastone dallo stesso genitore riuscendo a far perdere le proprie tracce. Sul posto giungeva personale delle volanti dell’UPGSP e gli investigatori della Squadra Mobile. La vittima che presentava il maglione macchiato e decolorato e la pelle del suo braccio destro leggermente arrossata perché attinto dalla sostanza corrosiva lanciatagli contro dal malvivente, è stato successivamente trasportato presso il locale Pronto Soccorso per le cure e, dopo aver ricevuto le prime medicazioni dal Personale Sanitario, ha firmato per le dimissioni ed è ritornato al negozio di via Solferino.
Le indagini immediate condotte da questa Squadra Mobile hanno portato subito gli investigatori a sospettare di un noto pregiudicato B. A. nato a Pontedera nel 1973 e domiciliato a Livorno. A seguito del suo riconoscimento da parte della persona offesa, personale della Squadra Mobile, in tarda notte, ha proceduto alla perquisizione personale e domiciliare nella sua abitazione, poco distante dal luogo della tentata rapina. La perquisizione ha permesso di rinvenire indumenti compatibili con quelli indossati dall’autore del reato ma non la sostanza utilizzata nel tentativo di rapina precedente, le cui richieste di analisi saranno successivamente valutate dall’A.G.. Non essendovi più gli estremi per l’arresto in flagranza né le condizioni per un fermo di p.g., B.A. è stato indagato in stato di libertà per tentata rapina in attesa delle determinazioni dall’A.G..