Contestate 41 violazioni amministrative nei confronti di false agenzie di affari
Personale del Commissariato di P.S. di Cecina ha effettuato, recentemente, un controllo alle agenzie che si occupano di pratiche amministrative in favore di cittadini extracomunitari di nazionalità brasiliana discendenti di cittadini italiani.
In particolare il servizio delle predette agenzie si sviluppa nell’aiutare il discendente italiano a richiedere la cittadinanza “Iuris Sanguinis” direttamente in Italia , in questo caso al Comune di Cecina. Tramite sitì internet e numerose pagine sui social network queste agenzie nel reclamizzare i propri servizi, rendono molto più semplice l’iter burocratico fornendo ospitalità in abitazioni private finalizzata all’iscrizione anagrafica nel Comune in cui si trova l’abitazione.
Una volta ottenuta la residenza, gli interessati provvedono all’inoltro della pratica presso lo stesso Comune per acquisire la cittadinanza italiana. Ottenuta la cittadinanza, con la carta d’identità , la maggioranza dei neocittadini italiani si presentano presso questo Commissariato di P.S. per l’ottenimento del passaporto. Poichè ultimamente si era registrato un notevole flusso di tali cittadini extracomunitari di nazionalità brasiliana che avevano ottenuto la residenza anagrafica in questo comune e la cittadinanza italiana, questo Ufficio metteva in atto una serie di controlli ed accertamenti al fine di ricercare ed evidenziare possibili attività illecite poste in essere.
Gli accertamenti, svolti su quattro agenzie di affari/intermediazione di pratiche amministrative hanno permesso di constatare che il 50% svolgeva tale attività pur essendo priva di qualsiasi autorizzazione e che 3 famiglie su 4 ospitavano, dal momento dell’arrivo in Italia, persone con lo status di cittadino extracomunitario in violazione delle norme sull’immigrazione.
Inoltre, anche chi aveva ottenuto l’autorizzazione amministrativa, di fatto svolgeva il disbrigo delle pratiche, violando specifiche norme dedicate alle agenzie d’affari, come la tenuta del registro in maniera corretta o la l’esposizione della tabella dei compensi.
Al termine degli accertamenti sono state contestate complessivamente 41violazioni amministrative (TULPS e DJgs 286/1998) per un importo totale di oltre 15.000 euro.
Oltre all’indagine amministrativa sono stati sottoposti a controllo a campione anche i documenti necessari per ottenere la cittadinanza come la verifica dell’effettiva esistenza dell’antenato italiano. Tali accertamenti davano comunque esito negativo.