Il covo all’interno di una villa nel centro città
Nel mese di maggio nel parco comunale di Villa Maria veniva rinvenuto il cadavere di Akli Hakim; in quell’occasione il personale di Polizia intervenuto riscontrò le pessime condizioni di vita nelle quali era costretto a vivere il malcapitato e la situazione di degrado della struttura pubblica che era divenuta luogo di bivacco e di incontro per i senza fissa dimora e spesso, anche per tossicodipendenti.
nel corso dei servizi di prevenzione, personale della Squadra Mobile procedeva al controllo di un giovane albanese che era stato visto uscire da una villa privata in via Calzabigi.
L’uomo al controllo, risultava pregiudicato e irregolare sul territorio italiano.
Già arrestato e sottoposto in passato a misure restrittiva della libertà personale, veniva identificato in: H.K., nato in Albania nel 1991.Indosso l’uomo custodiva la somma in contanti di 1.350 €uro, suddivisa in banconote di vario taglio.
Il possesso dell’ingente somma e l’atteggiamento del giovane giustificavano la perquisizione all’interno dell’abitazione, una dependance ubicata all’interno del giardino della villa.
La perquisizione permetteva di rinvenire e sequestrare, sostanze stupefacenti del tipo eroina per un peso complessivo di 23,351 kg. circa e cocaina per un peso complessivo di 1kg. circa, nonché una bomboletta di spray paralizzante di gas-cs n.a.t.o considerata arma chimica/gas lacrimogeno.
La maggior parte della droga era contenuta in un sacco per la raccolta dei rifiuti ma all’interno dell’appartamento, adibito a vera e propria “raffineria”, veniva rinvenuto e sequestrato materiale idoneo alla macinatura, alla pesatura ed al confezionamento.
Pertanto, l’albanese veniva tratto in arresto perché ritenuto responsabile di detenzione ai fini di spaccio.