Ricercato dal 2011: la Polizia di Stato arresta cittadino marocchino

Lecco

Nel pomeriggio di ieri, lunedì 27 luglio 2015, presso la Sezione Polizia Stradale di Lecco, si presentava in forte stato di agitazione una giovane cittadina straniera di origini tedesche unitamente al proprio figlio neonato, asserendo di aver partorito in casa circa un mese addietro e di essere vittima di maltrattamenti e soprusi da parte del compagno. In particolare denunciava specifici episodi di violenza fisica e psicologica e di essere segregata in casa senza soldi da diverso tempo. Acquisite le prime informazioni, personale della Sezione Polizia Stradale, Squadra Volanti e Squadra Mobile della Questura cittadina, identificava l'autore dei maltrattamenti subìti dalla giovane donna per EN NAMI Azeddine, cittadino marocchino classe 1990, irregolare sul territorio, pluripregiudicato per reati contro il patrimonio e stupefacenti, colpito da provvedimento di cattura per i suddetti reati e ricercato dal 2011. Si predisponeva servizio mirato e finalizzato alla ricerca del catturando, operando contestualmente una perquisizione domiciliare nell'abitazione dello stesso. Sulla sera, le ricerche del giovane davano frutto, e dopo un breve inseguimento, lo stesso veniva fermato e poi successivamente arrestato da personale operante. La perquisizione domiciliare dava esito positivo in quanto all'interno dell'appartamento in uso all'arrestato si rinvenivano documenti di provento furto con destrezza perpetrati nel mese di giugno ai danni di cittadini residenti in questa Provincia, nonché un bancomat risultato provento di furto in Germania. La donna ed il bambino, che si trovavano soli nel territorio italiano, senza alcun soldo in tasca e senza neanche i soldi per poter acquistare il latte da dare all'infante, venivano prima aiutati e soccorsi dagli agenti coinvolti nell'attività, che con una piccola colletta hanno comprato quanto necessario per un primo aiuto e poi collocati in una struttura protetta. L'arrestato, dopo le procedure di rito, veniva associato alla casa circondariale di Lecco, a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.