Alle ore 2.00 circa dell’11.08.2022, personale del Pronto Soccorso dell’Ospedale Manzoni di Lecco contattava la Centrale Operativa della Questura riferendo di aver soccorso, in questa via Cavour, un uomo verosimilmente vittima di una aggressione. Il personale sanitario riferiva che il predetto soggetto risultava essere in prognosi riservata, in gravissime condizioni cliniche ed in fin di vita. In particolare, venivano evidenziate delle profonde fratture su tutto il viso, nonché un’emorragia celebrale.
Vista la gravità della situazione, sul posto interveniva personale della Polizia di Stato in servizio presso l’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico – Squadra Volanti, la Squadra Mobile ed il Gabinetto Proviciale di Polizia Scientifica della Questura di Lecco.
Da un primo sopralluogo della zona indicata dai sanitari, si notavano numerose chiazze di sangue e tutto lasciava pensare che, effettivamente, si trattasse di un’aggressione. Tale circostanza veniva confermata da lì a poco da un testimone oculare che raccontava di avere visto litigare due soggetti. Tuttavia, pur indicando agli operatori la direzione di fuga dell’aggressore, dichiarava di non averlo visto in volto.
A quel punto, nella speranza di identificare quanto prima l’aggressore, gli investigatori iniziavano immediatamente a visionare le telecamere della zona. Effettivamente, una di esse inquadrava l’indagato mentre si dava alla fuga nella direzione indicata dal testimone. A quel punto, divulgata la sua immagine a tutti gli equipagi sul territorio, lo stesso veniva rintracciato da una Volante in un luogo non molto distante dall’aggressione e, quindi, condotto in Questura.
Dopo aver verificato alcune corrispondenze investigative ed indiziarie, si riteneva che si trattasse della stessa persona che qualche ora prima aveva ridotto in fin di vita la vittima, quindi, lo si dichiarava in stato di fermo per tentato omicidio.
Pertanto, grazie al lavoro sinergico dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico – Squadra Volanti – e della Squadra Mobile, si riusciva, in poco tempo, ad individuare ed arrestare il responsabile della violanta aggressione.
Successivamente, ottenuta la convalida del fermo, la Procura della Repubblica di Lecco ha chiesto ed ottenuto dal Tribunale la misura della custodia cautelare in carcere.
Dai primi accertamenti, risulterebbe che i due soggetti non si conoscessero. Il pestaggio, infatti, anche per ammissione dello stesso indagato, sarebbe avvenuto per futili motivi e nei pressi di un esercizio pubblico.
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Nella mattinata odierna il Questore della Provincia di Lecco ha emanato un provvedimento di sospensione della licenza di esercizio pubblico per un periodo di sette giorni ex art. 100 T.U.L.P.S. in relazione al predetto esercizio, atteso che l’autore del gravissimo episodio delittuoso poco prima aveva fatto ingresso all’interno di tale locale. Inoltre, da un successivo controllo presso il medesimo locale, nell’ambito di mirati servizi di controllo del territorio, personale della Polizia di Stato della Questura di Lecco riscontrava la presenza all’interno di esso di una persona colpita dall’avviso orale del Questore, tuttora in atto, unitamente ad altri soggetti con a carico numerosi precedenti giudiziari e di polizia.
Alla luce di quanto sopra il locale è stato ritenuto tuttora abituale ritrovo e punto di riferimento di persone pregiudicate - come riscontrato anche in passato nel corso di pregressi controlli effettuati da personale della Polizia di Stato addetto al controllo del territorio – confermandosi pertanto punto di ritrovo di personaggi la cui condotta è da considerarsi pregiudizievole per l’ordine e la sicurezza pubblica.
Si segnala altresì che il Questore della Provincia di Lecco Dirigente Superiore dott. Ottavio Aragona, nei giorni precedenti, ha provveduto ad emettere n. 5 avvisi orali e n. 1 D.A.C.U.R. (divieto di accesso alle aree urbane) per la durata di un anno, nei confronti di altrettanti soggetti le cui condotte sono state ritenute pericolose per l’ordine e la sicurezza pubblica.