La Polizia di Stato di Lecco, nella giornata del 05 febbraio u.s. nel comune di Inverigo (Co), arrestava tale A. B., marocchino, classe 1997, clandestino sul Territorio Nazionale, con pregiudizi di polizia in materia di stupefacenti, in quanto colto nella flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina e hashish in concorso, nonché di resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale.
L’operazione della Questura di Lecco è scattata dopo accertamenti sulle attività di spaccio nella zona di confine tra le province di Como e Lecco e in particolare nell’area di Inverigo.
L’operazione giunge a corollario di una meticolosa attività di monitoraggio delle aree boschive, esplicata attraverso numerosi sopralluoghi e servizi di appostamento. Gli agenti della Squadra Mobile si sono infiltrati nella boscaglia mimetizzandosi e accerchiando la postazione di spaccio.
La banda composta da soggetti di origine marocchina, da diverso tempo si organizzava in modo dinamico, in continui spostamenti, anche giornalieri, alternando le cessioni di droga tra i boschi di Nibionno e Inverigo, ciò per eludere gli interventi delle Forze dell’ordine,
Nella circostanza, avuta notizia da fonte confidenziale circa la presenza di alcuni soggetti dediti allo spaccio di stupefacenti in una zona boschiva a ridosso del cimitero di Inverigo, veniva effettuato un mirato servizio di Polizia Giudiziaria durante il quale il soggetto sopra indicato cercava di sottrarsi al controllo, facendo scaturire una colluttazione durante la quale colpiva con una gomitata al volto uno degli agenti provocandogli lesioni personali.
Nel frangente, la successiva perquisizione personale permetteva di rinvenire e sequestrare a carico del predetto nr. 2 dosi di cocaina per un peso complessivo di circa 2 grammi, nr. 2 panetti di hashish per un peso complessivo di circa 200 grammi, nr. 3 telefoni cellulari e la somma di euro 1.500 provento dell’attività di spaccio. L’arrestato, come disposto dall’Autorità Giudiziaria, nella mattinata odierna, al termine dell’udienza di convalida dell’arresto, è stato condotto presso la Casa Circondariale di Como in quanto il Giudice ha disposto l’applicazione della misura cautelare in carcere.