Lecco
Il 16 novembre u.s. si presentava presso il corpo di guardia della Questura sita in via Leonardo da Vinci di Lecco un cittadino straniero, in compagnia di una donna italiana, il quale asseriva di dover ritirare il proprio passaporto. Il soggetto mostrava fin da subito un atteggiamento estremamente aggressivo e minaccioso nei confronti del poliziotto preposto alla vigilanza, ragione per la quale interveniva sul posto anche una pattuglia della Volante. I poliziotti cercavano a fatica di calmare il soggetto dicendogli che stavano verificando la sua pratica. Lo straniero risultava invitato dall’Ufficio Immigrazione della Questura per fine mese al fine di verificare la sua posizione sul territorio nazionale. Sul soggetto pendeva infatti un provvedimento di espulsione dal territorio nazionale con accompagnamento alla frontiera, provvedimento non ancora eseguito per motivi sanitari. Gli operanti pertanto riferivano al soggetto che in quel momento non era possibile rientrare in possesso del proprio passaporto.
Appena appreso tale informazione, il soggetto ricominciava ad essere molto aggressivo con frasi minacciose e manifestazioni d’ira nei confronti dei poliziotti presenti, sferrando anche violenti pugni contro le sedie ubicate nell’androne danneggiandone alcune e procurandosi delle ferite alle mani. Si rendeva quindi necessario anche l’intervento di personale del 118.
Il soggetto, dopo l’ennesimo epiteto oltraggioso dei confronti degli agenti, improvvisamente estraeva da una tasca anche un mazzo di chiavi con un tagliaunghie brandendolo contro i Poliziotti, con il quale si procurava anche delle ferite alla fronte. Ne nasceva una colluttazione con gli agenti due dei quali, tentando di calmarlo, riportavano policontusioni giudicate guaribili con 7 giorni di prognosi s.c. Uno dei poliziotti veniva anche violentemente spinto contro il muro.
In relazione a quanto sopra il soggetto, A.J., marocchino 39enne, con precedenti di Polizia a carico, dopo essere stato condotto presso il Pronto Soccorso dell’ospedale A. Manzoni di Lecco per le cure del caso, è stato tratto in arresto per i reati di resistenza ed oltraggio a Pubblico Ufficiale, lesioni personali e danneggiamento.
Nella giornata di ieri è stato celebrato il rito direttissimo presso il Tribunale di Lecco dove è stato convalidato l’arresto ed irrogata la misura cautelare in carcere con concessione di termini a difesa.